
Progetto “Teatro che Cura”, in scena l’imperfezione
Uno spettacolo che mette in scena tutta la bellezza dell’imperfezione. La prima si è svolta lo scorso 27 gennaio all’Auditorium San Giovanni Bosco di Sant’Ambrogio a Varese, mentre la replica si svolgerà nella stessa sede domenica 4 febbraio alle ore 16. Il progetto si chiama “Teatro che Cura” ed è stato promosso dal Dipartimento della salute mentale, prevenzione e cura delle dipendenze di Asst dei Sette Laghi, con l’obiettivo di sottolineare l’importanza del teatro nell’ambito sanitario come strumento formativo e terapeutico, consolidando il legame tra la pratica teatrale e la relazione di cura all’interno dell’ambiente sanitario. Il programma ha preso il via con un ciclo di formazione di base incentrato sugli aspetti metodologici e rivolto a diverse professioni sanitarie, insieme a laboratori teatrali condotti da operatori socio-sanitari di Asst e supervisionati da uno specialista che ha coinvolto utenti di vari servizi. Hanno partecipato in totale 53 persone: 12 utenti del Serd affiancati da 2 operatori del servizio e 3 tirocinanti, 10 utenti della Psichiatria territoriale affiancati da 3 operatori, 15 persone del Cfpil di Varese con due educatrici e due tirocinanti. A questi si sono aggiunti due operatori della Cooperativa Lotta contro l’emarginazione, un’educatrice della Cooperativa Baobab e una psicologa del Centro Gulliver. Questo gruppo, identificato nella "Compagnia degli imperfetti" di Asst dei Sette Laghi, ha dato vita allo spettacolo "Storie alla Finestra", sotto la direzione di Michela Prando, educatrice socio pedagogica, autrice e regista teatrale. Al centro storie di tutti i giorni di persone che si incontrano e percorrono insieme la stessa strada. Vengono affrontati temi come l’uguaglianza tra bambini, la comprensione delle differenze culturali e la valorizzazione della diversità, con l’obiettivo di trasmettere un messaggio di bellezza e unicità umana.