Maltrattamenti al nido, titolare e collaboratrice indagate

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Maltrattamenti in un asilo nido a Buguggiate, con aggressioni verbali, urla e anche percosse, è l’ipotesi di reato contestato a due educatrici, nei cui confronti sarebbero stati rilevati gravi indizi, un quadro agghiacciante, che sarebbe emerso dalle indagini condotte dai carabinieri, coordinati dalla Procura di Varese. Tutt’altro che un ambiente sereno, dunque, per i piccoli (età fino a 3 anni) accolti ogni giorno.

Ieri mattina i militari della stazione di Azzate, coordinati dalla Procura di Varese, hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di due persone, si tratterebbe della titolare e di una collaboratrice. Il provvedimento cautelare, che prevede l’obbligo di dimora e non l’arresto per le due donne, è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Varese al termine di un’attività investigativa, che ha visto indagate le due donne per l’ipotesi di maltrattamenti nei confronti dei bambini loro affidati, con aggressioni verbali, urla e percosse. Comportamenti che, hanno spiegato dalla Procura, sono stati accertati con l’attività investigativa nelle ultime settimane.

Il nido ieri mattina era chiuso, una situazione che ha sorpreso alcuni dei genitori, arrivati per lasciare come ogni giorno i figli nella struttura che ospita una ventina di bimbi fino a tre anni.

La vicenda ha suscitato sconcerto nel paese dove la notizia si è diffusa rapidamente. Il giudice per le indagini preliminari, ritenuta la sussistenza di gravi indizi e per evitare la reiterazione del reato in attesa del giudizio, che dovrà decidere con sentenza sulla colpevolezza, ha emesso un provvedimento cautelare che prescrive alle persone indagate l’obbligo di dimora in un Comune diverso da quello dove si trova la struttura educativa. Alcuni genitori dei piccoli ospiti saranno ascoltati nelle prossime ore dai carabinieri.

Rosella Formenti