Luino, niente taser per la polizia di frontiera: "Ci siamo addestrati per niente"

La mobilitazione del sindacato Siulp per il personale già addestrato all’uso

Il taser è in dotazione alle forze dell’ordine dalla scorsa primavera, ma non a Luino

Il taser è in dotazione alle forze dell’ordine dalla scorsa primavera, ma non a Luino

Luino (Varese) - Gli agenti sono pronti e addestrati, ma l’attesa strumentazione ancora manca nei loro cinturoni. Il taser finora non è stato introdotto nella dotazione delle pattuglie della polizia di frontiera del settore di Luino, così il Siulp ha scritto una lettera alla direzione della II Zona Polizia Frontiera con sede a Linate.

La missiva porta la firma della segreteria del Siulp di Varese, il sindacato di polizia di Stato più rappresentato sul territorio con una quota del 61%. "Si è conclusa – così si apre il messaggio – la formazione all’uso della pistola a impulsi di tutti gli operatori del Settore di Luino con un ciclo formativo che ha raccolto molto apprezzamento da parte del personale, che ha potuto conoscere al meglio lo strumento tanto atteso e determinante per la tutela delle parti e la soluzione delle situazioni più accese".

Fin qui tutto nella regola, ma gli agenti non possono ancora utilizzare la strumentazione. "Nonostante il Settore disponga degli strumenti previsti, delle batterie e dei dardi – continua il Siulp – non si comprende perché la pistola taser non sia ancora nei cinturoni degli operatori delle pattuglie di retrovalico".

Al direttore si chiede che "disponga da subito l’adozione del taser in ogni turno di servizio, come nel resto del Paese, o che si possano conoscere quali motivazioni ostino al provvedimento". Il Siulp si è battuto a lungo per l’introduzione del taser, per ridurre i rischi per l’incolumità del personale.