Epatite, nuovi casi alla "Collodi" di Saronno

Due i contagi. Ma sono decine i bimbi ancora non vaccinati

Esami di laboratorio

Esami di laboratorio

Saronno (Varese), 10 gennaio 2018 - Negli ultimi giorni si sono registrati due nuovi casi di epatite A nella scuola materna Collodi di via Toti, nel quartiere Prealpi. La conferma arriva dall’Ats Insubria. L’epatite A è una malattia virale acuta che colpisce il fegato. Ha un periodo di incubazione tra i 15 e i 50 giorni e si trasmette per via oro-fecale. Può accadere che la persona malata, anche prima di manifestare i sintomi, contagi le persone che condividono lo stesso ambiente a causa di comportamenti igienici scorretti e, in particolare, di una scarsa igiene delle mani, soprattutto dopo l’utilizzo dei servizi igienici e prima dell’assunzione dei pasti.  Un primo caso nella scuola materna saronnese si era registrato nel mese di dicembre, quando un bimbo è stato ricoverato all’ospedale cittadino. Appena è stata effettuata la diagnosi sono scattate le misure per la sorveglianza e prevenzione dell’infezione nella scuola.  «È stata proposta la vaccinazione gratuita a circa 170 soggetti, comprendenti personale della scuola e bimbi – spiegano dall’Ats -. Nonostante tutti i bambini interessati siano stati invitati alla vaccinazione, ad oggi, risultano essersi vaccinati complessivamente 95 bambini su 140. Sei bambini risultavano già immuni per vaccinazione pregressa». I genitori sono informati che il centro vaccinale di Saronno, dall’ospedale cittadino, continuerà anche nei prossimi giorni a offrire l’opportunità di vaccinarsi. L’ufficio malattie infettive e governance delle vaccinazioni, in base a quanto previsto dalle normative sanitarie regionali di riferimento, ha fornito all’istituto scolastico indicazioni ad hoc relative all’adozione delle misure d’igiene personale e di sanificazione ambientale con comuni detergenti a base di cloro.  Per prevenire la diffusione del contagio in ambiente scolastico, infatti, è necessaria una particolare attenzione alla pulizia dei servizi igienici usati dal malato. Inoltre è fondamentale il lavaggio delle mani prima dei pasti e dopo l’uso dei servizi igienici.  Non è necessaria la disinfezione straordinaria ma sono sufficienti normali procedure di pulizia e disinfezione a banchi, sedie e servizi igienici. Una profilassi seguita anche dopo il caso riscontrato prima delle vacanze di Natale. Ma non solo. «Abbiamo dato alla scuola la disponibilità a fornire specialisti per un momento di incontro con genitori e operatori» – continuano dall’Ats. Come prevede la prassi sono stati informati ed aggiornati anche il sindaco Alessandro Fagioli e i pediatri di famiglia del territorio.