di Rosella Formenti
Macabra scoperta ieri mattina nei boschi della Valganna: due escursionisti, mentre percorrevano un sentiero nella zona boschiva hanno notato il corpo senza vita di un uomo, riverso di schiena nel corso d’acqua che scorre sotto la strada statale della Valganna. Immediato è scattato l’allarme, con la richiesta di soccorsi, sul posto, a poca distanza dalle Grotte, è subito arrivato il personale dell’Areu, l’Azienda regionale dell’emergenza-urgenza e i carabinieri della Compagnia di Varese che hanno subito avviato indagini.
Accanto al cadavere, sono stati trovati alcuni oggetti personali, fra cui un telefono cellulare e una torcia. L’uomo tuttavia non aveva documenti addosso pertanto è risultata complessa l’identificazione. Anche se dai primi accertamenti sembrerebbe trattarsi di un cittadino marocchino sui trent’anni con precedenti per spaccio. La zona è in effetti uno dei tanti “mercati a cielo aperto“ degli stupefacenti presenti in provincia di Varese.
Sul corpo ad un primo esame non sono state rilevate ferite da arma da taglio o da fuoco, ma nessuna ipotesi è stata esclusa dagli inquirenti. Secondo i primi rilievi l’uomo potrebbe essere rimasto vittima di una caduta, un volo di otto metri dalla strada statale che potrebbe aver causato la morte ma come detto gli investigatori ieri erano ancora al lavoro e nessuna pista veniva trascurata. L’uomo presentava tumefazioni sul volto che sarebbero infatti compatibili con la caduta che gli sarebbe stata fatale.
Sarà comunque l’autopsia a chiarire le cause del decesso e dunque a fornire elementi importanti agli investigatori per fare chiarezza sulla vicenda. Gli inquirenti hanno terminato i rilievi scientifici nel tardo pomeriggio di ieri quindi è intervenuto il nucleo dei sommozzatori dei vigili del fuoco per il recupero della salma sulla quale sarà effettuato l’esame autoptico disposto dall’autorità giudiziaria.In serata l’uomo non era ancora stato identificato.