Sulla questione campo Re Cecconi interviene l’assessore Sergio Parini: "Francamente non capisco di cosa si stiano lamentando. Forse dei ritardi? L’importante è che mentre l’amministrazione precedente ha fatto solo fumo almeno oggi ci sarà un campo completamente rinnovato. Certamente con costi più elevati rispetto a quando c’era sindaco Massimo Cozzi: se realizzato a tempo debito si risparmiava almeno il 30%. A tal proposito si sottace colpevolmente che di soldi non ce ne sono più". Il campo è intitolato alla memoria di Luciano Re Cecconi, calciatore nato a Nerviano il primo dicembre 1948, morto a Roma, il 18 gennaio 1977 che aveva mosso i primi passi sul campo polveroso dell’oratorio di Sant’Ilario Milanese. Tesserato per la prima volta con l’Aurora Cantalupo, era poi passato alle giovanili della Pro Patria, quindi Foggia e Lazio. La sera di martedì 18 gennaio 1977 Luciano Re Cecconi entra in una gioielleria di via Nitti con due amici, il compagno di squadra Pietro Ghedin e il profumiere Giorgio Fraticcioli, che proprio lì avrebbe dovuto consegnare alcuni flaconi di profumo. Dal momento in cui i tre entrarono nel negozio, la dinamica non è tuttora chiara. Si ipotizzò che Re Cecconi avesse simulato, per scherzo, un tentativo di rapina e che il gioielliere avesse reagito sparando. Re Cecconi, venne colpito in pieno petto da un proiettile e morì in ospedale.Ch.S.
Cronaca"Almeno ci sarà un campo rinnovato"