
La secca del Lambro ha causato gravi problemi ai campi
Mediglia (Milano), 5 luglio 2019 - Lambro in secca, per superare l’emergenza corre in aiuto corre il lago di Pusiano. Da ieri, circa 2mila metri cubi di acqua al secondo, per un periodo di 10 giorni, vengono riversati dal lago nel suo emissario. Una quantità ritenuta necessaria per ridare fiato al fiume che, con le sue capillari rogge, mantiene in vita le oltre 70 aziende agricole del Sud Milano. Un inverno assai secco, il caldo eccezionale e le scarse precipitazioni degli ultimi mesi hanno messo in difficoltà soprattutto il territorio fra Carpiano e l’area del Sud Milano, a cavallo fra l’area metropolitana e il Lodigiano.
«Nei nostri campi produciamosoprattutto mais, riso e soia», ha spiegato Umberto Lovati, titolare dell’omonima azienda agricola di Mediglia e presidente del Consorzio Irriguo Cavo Borromeo. «L’acqua ci è indispensabile per non fare bruciare i raccolti e non vedere messa in ginocchio la nostra economia rurale. Stiamo costantemente verificando il territorio e nei giorni scorsi, a causa della siccità, siamo stati addirittura testimoni di una eccezionale moria di pesci in alcune zone del Lambro. Sono situazioni che fanno male al cuore. Fortunatamente abbiamo trovato un valido aiuto sia dalla politica locale, grazie all’intervento del vicesindaco di Mediglia Gianni Fabiano, che dall’ingegner Luigi Mille, direttore dell’Aipo, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, deputata alla gestione del Lambro».
«Dopo aver toccato con mano il problema durante un sopralluogo insieme agli agricoltori – ha dichiarato Fabiano -, Mediglia si è offerta come Comune capofila per istituire un tavolo di coordinamento fra i vari soggetti coinvolti. I Comuni non hanno competenza diretta sulla gestione delle acque, è necessario fare fronte comune e portare alle varie sedi istituzionali le istanze dei territorio. Muovendomi in quest’ottica, con grande sollievo ho trovato negli incaricati di Regione Lombardia, di Aipo e del Parco Valle Lambro degli interlocutori validi e propositivi. Carte alla mano, abbiamo esaminato le varie criticità comparando la situazione attuale con quella degli anni scorsi e cercando di trovare delle soluzioni che non siano legate solo all’emergenza, ma sappiano dare delle soluzioni puntuali anche a lunga scadenza. La collaborazione e la competenza dimostrata da tutti mi fa ben sperare per il futuro».
Nei prossimi giorni gli agricoltori terranno monitorata la situazione fino al prossimo incontro, che servirà a stabilire se l’emergenza è stata superata. Tecnici e responsabili non si affideranno però soltanto ai capricci di Giove Pluvio: sono state infatti organizzate visite ispettive lungo tutto il percorso del Lambro per verificare eventuali dispersioni d’acqua e studiare soluzioni a lungo termine.