Botulino killer, non si ferma l’emergenza: strage di anatre e germani anche a Lacchiarella

Trovati altri uccelli morti lungo il Cavo Borromeo

Un volontario nel corso delle operazioni di recupero dei volatili morti

Un volontario nel corso delle operazioni di recupero dei volatili morti

Lacchiarella (Milano), 19 agosto 2016 - Il botulino continua a fare strage: sono state infatti trovate carcasse di anatre e germani reali anche a Lacchiarella. L’emergenza per la moria di volatili prosegue (sono morte anche gallinelle d’acqua), così l’Ats ha predisposto un massiccio piano d’intervento. La nuova denuncia arriva dall’associazione per il Parco Sud, che segnala il rinvenimento di uccelli morti a Lacchiarella, sempre lungo il Cavo Borromeo. Come previsto dagli ambientalisti, purtroppo, il problema si sta estendendo fuori dai confini di Basiglio: oltre agli esemplari morti trovati nei giorni scorsi in territorio rozzanese, adesso preoccupano le carcasse rinvenute anche a Lacchiarella.

"Non più solo anatre e non più morti circoscritte sulle sponde del Cavo Borromeo, all’altezza del centro direzionale Milano 3 a Basiglio - spiegano i responsabili dell’associazione per il Parco Sud in una nota -. Ma per fortuna qualcosa si muove e, dopo le interrogazioni presentate in Regione dalla consigliera del Movimento 5 Stelle Iolanda Nanni, l’Ats si è finalmente attivata e i suoi veterinari hanno iniziato a monitorare il territorio, a stretto contatto con i volontari locali. Una risposta tardiva, pur significativa, che speriamo possa chiudere definitivamente le settimane spese in telefonate inconcludenti". Il numero dei cadaveri avvistati (e in parte recuperati) è ormai salito a circa cinquanta. Ma si teme che gli esemplari morti siano oltre cento.

"L’aspetto preoccupante è che non si tratta più di sole anatre: tra i tristi ritrovamenti si sono aggiunti una gallinella d’acqua e uno svasso - spiegano ancora dalla associazione -. È proprio quest’ultimo, recuperato sulle sponde dello specchio d’acqua della ex cava, che preoccupa maggiormente. Se la gallinella è avvezza a mangiare anche vermi, e quindi potrebbe essere caduta nella trappola del botulino, stupisce lo svasso (segnalato dalla sentinella verde Tony Bruson), che si alimenta unicamente di pesci nelle acque della ex cava".

"In questo caso, ammesso che si tratti sempre di botulino, la fonte dell’inquinamento deve essere ricercata nei fondali - commenta l’ambientalista Tony Bruson -. Ho allertato anche i pescatori sulle sponde della ex cava nel monitoraggio dei cinque svassi rimasti, mentre la carcassa è stata consegnata al veterinario dell’Ats".