Lacchiarella, morto col cranio rotto in azienda: giallo sulla fine di un operaio

Probabilmente un infortunio sul lavoro. Ma i carabinieri indagano per escludere l’aggressione

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Lacchiarella (Milano), 3 aprile 2020 - Potrebbe essere un infortunio sul lavoro la causa della morte di un operaio di 50 anni, romeno, trovato senza vita ieri pomeriggio a Lacchiarella, nel Milanese,in un capannone della zona industriale di via Milano.

A lanciare l’allarme è stato il titolare della ditta, un’azienda che produce bancali in legno, che ieri pomeriggio, poco dopo le 16, ha trovato il dipendente a terra, pare in posizione supina e, a quanto riferito dai soccorritori, col cranio fracassato. Era in una pozza di sangue e quando sul posto sono arrivati medici e paramedici - con una ambulanza della croce Viola di Rozzano e un’automedica - non hanno potuto fare altro che riconoscere che erra morto. Il capannone dove si è verificato quello che allo stato attuale resta ancora un giallo si trova all’interno di un cortile di una zona industriale lungo la provinciale che collega Lacchiarella a Badile, frazione di Zibido San Giacomo. L’intera zona è stata recintata dai carabinieri della compagnia di Abbiategrasso e della stazione di Lacchiarella per evitare che venisse contaminata.

Infatti se a prevalere è l’ipotesi dell’infortunio - l’uomo potrebbe essere caduto da un bancale - non viene scartata alcuna ipotesi. Sul posto sono intervenuti per questo anche i carabinieri della sezione Investigazioni scientifiche del comando provinciale di Milano che stanno effettuando approfonditi accertamenti per escludere che la morte sia stata provocata da un’aggressione. Sono in corso anche verifiche per appurare se l’azienda avesse o meno il permesso di restare aperta durante l’emergenza Covid-19.