Musumary, gigante buono: "Io in maglia azzurra ai Mondiali di atletica. Sono fiero di me"

L’atleta del Cus Pro Patria Milano è un vero talento. Nel getto del peso vanta già 7 titoli italiani U20. "Andrò in Colombia a rappresentare l’Italia"

Emmanuel Musumary

Emmanuel Musumary

Crema (Cremona) - Leggero ma anche in grado di sostenere nelle braccia un certo peso. Emmanuel Musumary quando getta quella piccola sfera metallica si sente davvero libero. Nato a Crema nel 2003 da genitori congolesi, l’atleta del Cus Pro Patria Milano (7 volte campione italiano U20) presto difenderà i colori azzurri ai Mondiali di Atletica U20 in Colombia ad agosto. "Per me questo è un traguardo che è come un sogno, lo stesso che ha chi fa atletica a un certo livello. Rappresentare la propria nazione in una competizione internazionale non è una cosa da tutti. Se al me di tre anni fa avessero detto che sarei partito per i Mondiali mi sarei messo a ridere, è una cosa gigante, devo ancora realizzare, cavalco l’onda delle emozioni e vedrò come andrà a finire. Negli ultimi anni i miei allenatori hanno fatto tanti sacrifici per me e questo è il modo che ho per ripagarli".

Non una prima volta con la maglia azzurra visto che già lo scorso anno era stato convocato per gli Europei di Tallin: "Ho realizzato solo quando in pedana ho visto il mio nome con accanto la bandiera italiana, cosa che mi ha destabilizzato, poi mi sono salvato all’ultimo lancio con una misura vicino al personale. Lì ho fatto esperienza ora vorrei lasciare il segno". Prima di partire per la Colombia avrà anche nel mirino i campionati italiani di categoria e migliorare il proprio record. Ambizioni frutto di un lavoro fatto in questi anni, in cui è cambiato molto e in cui è stato lo sport a plasmare il suo carattere. "Ho fin troppa fiducia in me stesso, in passato ero un po’ per spaesato, scapestrato. Prima non prendevo le cose tanto seriamente, ho fatto un grande percorso di crescita. Agli italiani del 2019, sono arrivato quarto dopo aver fatto la misura migliore nelle qualificazioni: ho condotto la gara con sufficienza e da quel momento è scattata un po’ di rabbia, sentimento che mi porto dietro".

Non c’è però solo questo, c’è tanto divertimento. Prima faceva calcio, poi in terza media ha iniziato con il getto del peso convinto dal suo attuale allenatore Andrea Cacopardo che gli ha fatto fare i Campionati di Società: "Ho cominciato a conoscere l’ambiente. Il getto del peso è stato divertimento, nel 2018 ho vinto gli italiani ed è iniziata la mia ascesa. Mi sento me stesso in pedana". A sostenerlo la famiglia numerosa composta da una sorella che faceva basket, un fratello che gioca a calcio e una piccola del 2008: "I miei genitori non mi lasciano mai solo, in nessuna gara, mi sostengono sempre perché sanno che è qualcosa di importante". Fuori dalla pedana segue l’NBA e balla a ritmo di musica per rilassarsi.