MATTIA TODISCO
Sport

Inter, Gudmundsson più di Zirkzee. Casting nerazzurro per l’attacco

La quinta punta richiesta da Inzaghi potrebbe essere un giocatore cresciuto nel settore giovanile

La premessa degli ultimi tempi è ancora lì sul tavolo: finché Steven Zhang non darà l’input, dopo aver risolto il nodo Oaktree, l’Inter non potrà sfruttare il vantaggio di avere già tagliato il traguardo stagionale con largo anticipo per pianificare il mercato prima di tutti. Zielinski e Taremi sono già dei colpi assestati, una volta arrivata la telefonata dal presidente che in viale della Liberazione aspettano, si darà priorità ai rinnovi di Dumfries, Lautaro e Barella, nonché quello di Inzaghi fino al 2027. Quindi si penserà agli altri eventuali innesti.

Anche quest’anno, salvo indicazioni contrarie da parte della proprietà, sarà un mercato a saldo zero. Dentro un esterno destro se Dumfries non rinnova, altrimenti quel settore è a posto. Numericamente i giocatori ci sono già tutti, tranne il portiere di riserva che Marotta e Ausilio vorrebbero fosse il brasiliano Bento dell’Athletico Paranaense, 20 milioni di valutazione, o in secondo luogo Audero riscattandolo dalla Sampdoria per 6,5 milioni. Uno dei tasti su cui premerà Inzaghi, però, è il rafforzamento dell’attacco. Va bene Taremi per Sanchez, che è in scadenza e non resterà, ma sarebbe ancora meglio qualora dovesse arrivare un altro giocatore di alto livello. Per averlo, si dovrà passare dalla cessione di Arnautovic, che ha 35 anni, uno soltanto di contratto e non è così facile da piazzare dopo una stagione con diversi problemi fisici.

Se però l’austriaco lascerà una casella libera, il preferito sul taccuino di tecnico e dirigenti nerazzurri sarebbe Albert Gudmundsson. Non Zirkzee, che piace molto ma costa una fortuna (almeno 60 milioni di euro) e ha caratteristiche che in rosa si possono già trovare. L’islandese è invece un profilo che in qualche modo manca, oltre ad avere una valutazione attorno alla metà. Sogna la Premier League, ma non ha avuto ancora discorsi così avanzati coi club oltremanica, mentre l’entourage ha avuto modo di dialogare con il management nerazzurro in vista di un eventuale assalto nel futuro prossimo. Inzaghi vorrebbe anche una quinta punta, ma qui interviene il problema delle liste Uefa. Quest’anno Sensi è rimasto fuori per mancanza di posti a disposizione, l’Inter ne potrebbe avere uno in più soltanto trovando un giocatore cresciuto nel proprio vivaio. Carboni, di rientro dal Monza, potrebbe fare al caso ma per lui sarebbe preferibile crescere in una situazione come quella in Brianza. Non avesse trovato quella collocazione e un tecnico come Palladino, oggi non sarebbe valutato attorno ai 30 milioni.

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