È già un'Inter da pace dei Sensi, ma Conte spera ancora in Lukaku

Il regista ex Sassuolo di nuovo protagonista. Il tecnico invoca la punta

Stefano Sensi

Stefano Sensi

Milano, 5 agosto 2019 - Il buon  dirigente non è quello che prende decisioni sulla scia di una partita. Non sarà Tottenham-Inter, dunque, a suggerire a Giuseppe Marotta e Piero Ausilio di accelerare l'acquisto di un attaccante che ai nerazzurri serve per convinzione degli stessi uomini mercato. La sfida ai vice-campioni d'Europa, conquistata ai rigori dopo l'1-1 al triplice fischio, è la conferma di un'idea già salda. Che sia Dzeko, Lukaku (per cui piovono smentite riguardo a un rilancio a 80 milioni) o qualsiasi altra scelta, il reparto verrà rafforzato.

Antonio Conte, che in Cina aveva alzato la voce, ha scelto ora il basso profilo. «Ci sono alcune lacune da colmare, ma sono molto fiducioso – dice in conferenza –. Non so come andrà a finire con Lukaku, è un buon giocatore e in passato l'ho cercato quando ero al Chelsea. Io posso solo continuare a lavorare per migliorare i meccanismi e infondere la giusta mentalità in questo gruppo».

Ieri, in tema di attaccanti, non c'era Martinez. In compenso Politano ha giocato la sua prima amichevole pre-campionato e il giovane Esposito ha dimostrato di avere davanti a sé un radioso futuro. Per il presente sembra presto, mentre Perisic da seconda punta non ha ancora acquisito la giusta cattiveria. Le buone indicazioni sono da cercare più indietro.

Nella difesa solida, nonostante Skriniar sia ancora a disagio a sinistra, ma con De Vrij in grande spolvero. In un centrocampo nel quale Sensi è calamita di tanti palloni, uno dei quali finisce in rete. Si può essere soddisfatti, per lo stato attuale della rosa, ma ancor di più davanti a una prova del genere ci sarebbe da rammaricarsi qualora dal mercato non dovessero arrivare adeguate risposte. L'Inter in settimana proverà a strappare finalmente Dzeko, forse inserendo Vergani come contropartita insieme ai 15 milioni già sul tavolo.

La Roma non molla, l'esito in positivo è tutt'altro che scontato. Per Lukaku, ormai, dipende solo dallo United e dalla volontà di accettare i 70 milioni più bonus offerti tempo fa dai nerazzurri. Marotta attende alla finestra, pronto a virare su Zapata in caso di definitivo diniego.