Indian Wells, Naomi Osaka sconfitta e in lacrime. Una spettatrice le urla: fai schifo!

Brutto episodio nel torneo californiano per la campionessa che aveva avuto il coraggio di parlare di depressione. Perde 6-0 6-4 e ricorda il razzismo contro le Williams

Naomi Osaka a Indian Wells

Naomi Osaka a Indian Wells

Lo sport può essere spietato. E' la legge del campo. Che lo sia anche il pubblico di un evento sportivo è però assai più discutibile. A farne le spese stavolta è una giocatrice che del diritto di "restare umani" anche per i campioni ha fatto una bandiera. Naomi Osaka, campionessa giapponese che ha avuto il coraggio di raccontare la depressione e l'ansia che a volte l'attanagliano, è stata protagonista di un brutto episodio durante il torneo di Indian Wells, uno dei principali appuntamenti extra Slam della stagione e già teatro di vicende discutibili in passato. La 24enne, precipitata in classifica dopo la scelta di disputare meno tornei fatta lo scorso anno, è stata eliminata al secondo turno con un pesante 6-0, 6-4 dalla russa Veronika Kudermetova. Ma la partita è finita tra le lacrime per allre ragioni. Tutto è precipitato quando in avvio di partita  dagli spalti una donna le ha gridato "fai schifo!".

Per Naomi è stato un salto nel buio che ha fatto riaffiorare le sue fragilità. Prima ha chiesto al giudice di sedia di buttare fuori la spettatrice e poi, in due occasioni ma senza successo, di poter parlare al microfono al pubblico. Ha potuto farlo solo alla fine: "A essere onesti, quello che è successo non mi ha davvero infastidito. Ma prima di venire qui ho visto un video di quello che era successo a Venus e Serena e se non lo conoscete, dovreste guardarlo", ha detto visibilmente provata.

Osaka fa riferimento a quanto avvenne nel 2001 sempre a Indian Wells. Ai tempi - era l'inizio della radiosa era delle sorelle Williams -  Venus Williams e il padre Richard furono fischiati al loro arrivo in tribuna per vedere Serena giocare la finale e la stessa Serena fu insultata per tutto il match. I fischi erano dovuti al fatto che Venus si era ritirata dalla semifinale che avrebbe dovuto giocare contro la sorella minore per infortunio. Un infortunio secondo molti dubbio, visto che all'epoca girava il sospetto che fosse papà Richard a "pilotare" i risultati degli scontri fra le figlie campionesse. Risultato: le due Williams decisero di boicottare per anni il torneo, tornando a disputarlo solo nel 2015 (Serena) e nel 2016 (Venus). Ma l'episodio fece emergere anche i sospetti di un forte razzismo tra il pubblico, sospetti che sarebbero riemersi in occasione di alcune edizini dello Us Open con Serena in campo.

"Non ho sentito quello che la spettatrice le ha urlato", ha spiegato invece Kudermetova, "ero concentrata sul mio servizio. Ma poi ho visto che Naomi ha iniziato a piangere". La domanda è: quanto spesso rivedremo Osaka in campo?