Caso Djokovic, i legali: esentato dal vaccino perché ha preso il Covid a dicembre

Il tennista ora chiede di lasciare il Park Hotel di Melbourne, dove è agli arresti da mercoledì, per potersi allenare in vista dell'Australian Open

Sydney, 8 gennaio 2022 - Con un colpo di scena i legali di Novak Djokovic, motivano l'esenzione del tennista numero 1 al mondo dalla vaccinazione anti Covid: il campione ha contratto il virus a metà dicembre, secondo quanto affermano i suoi avvocati in un documento depositato in tribunale a Melbourne.  Djokovic ha già chiesto di poter lasciare il Park Hotel di Melbourne, dove è agli arresti da mercoledì, per potersi allenare in vista dell'Australian Open. La richiesta è stata depositata dai legali del campione serbo al tribunale che lunedì prossimo deciderà se revocare l'annullamento del visto. Giunto mercoledì scorso in Australia per disputare l'Australian Open, Djokovic stato arrestato e posto in isolamento nell'albergo perché privo del certificato vaccinale. Nella stessa struttura si trova, per motivi analoghi, la tennista ceca Renata Voracova. Gli avvocati del tennista sostengono che Djokovic avesse diritto all'esenzione dal vaccino perché risultato positivo al Covid-19 il mese scorso. 

La srategia difensiva

Djokovic è stato trattenuto per otto ore all'arrivo in Australia, per lo più "in isolamento". È quanto hanno affermato i suoi avvocati in una richiesta del tribunale federale che punta ad annullare la cancellazione del suo visto. Djokovic ha contratto il Covid-19 un mese fa, senza avvertire sintomi, e ha ricevuto prima di partire l'autorizzazione scritta per entrare in Australia senza un periodo di quarantena obbligatorio. "La data del primo test positivo per la PCR Covid è stata registrata il 16 dicembre 2021", si legge in un documento depositato presso il tribunale federale, che cerca di ribaltare l'annullamento del suo visto per entrare in Australia. 

Djokovic positivo a Covid a metà dicembre

Djokovic sarebbe risultato positivo al test per il coronavirus il 16 dicembre 2021. Quattordici giorni dopo, attestava di non aver avuto febbre o problemi respiratori nelle precedenti 72 ore. Inoltre avrebbe anche ricevuto, sempre stando a quanto risulta attraverso i media australiani e le agenzie di stampa internazionali, un documento da parte del Department of Home Affairs in cui si attesta che "in base alle sue risposte", corrisponde ai requisiti per entrare in Australia senza obbligo di quarantena