Inter, Zhang-Conte a tutta velocità su Dzeko

Il bosniaco arriva subito. Marotta: "Prendiamo due punte". Emerson Palmieri o Kolarov per Perisic

Romelo Lukaku (LaPresse)

Romelo Lukaku (LaPresse)

Milano, 23 luglio 2019 - La scossa  di Conte, ufficialmente, è andata a segno. Bisognerà guardare oltre le parole di rito, pronunciate da Giuseppe Marotta, giudicando dai passi oggettivi dell'Inter nelle prossime settimane per capire quanto nel quartier generale di Suning sia stato recepito il messaggio del trascinatore scelto. Il richiamo è stato deciso: «Diamoci una mossa». Un allarme pronunciato a pochi giorni dal vertice in programma ieri a Nanchino con i due ad (Marotta e Antonello), il ds Ausilio, Oriali e ovviamente la famiglia Zhang. «Un incontro proficuo, nel quale è emerso una volta di più che la società e il tecnico Conte sono in simbiosi: presto avrà la rosa vera e completa per lavorare sui dettagli come vuole e sa fare», i toni usati da Marotta per descrivere all'Ansa l'effetto della cena. Se da un lato l'ad ammette che non ci saranno «investimenti troppo onerosi per evitare di cadere nuovamente nella griglia dell'Uefa», dall'altra non nasconde la ricerca «di due punte, una di esperienza e un giovane, perché oggi abbiamo solo Lautaro». Icardi non è citato per acclarata esclusione dal progetto.

I desiderata sono arcinoti: Dzeko (33 primavere) e Lukaku (26). Probabile che al rientro in Italia a fine mese al tecnico venga consegnato il bosniaco con una spesa di una quindicina di milioni e solo più avanti il belga, sempre che il Manchester United non tenga il punto rispetto agli 85 milioni chiesti e magari apra a un pagamento dilazionato in tre tranche. Edinson Cavani e Duvan Zapata sono gli altri nomi oggi sotto osservazione, con i “se” e i “ma” del caso. L'uruguaiano ha un contratto pesante come un macigno (14 milioni annui per un'altra stagione) e la carta d'identità del 32enne, mentre per il colombiano l'Atalanta vuole 60 milioni di euro. Una menzione speciale è per Rafael Leao, ventenne portoghese, una stagione al Lille da grande protagonista. Costa già 40 milioni di euro.

Farebbe molto comodo avere un gruzzolo da reinvestire. Riuscire a cedere Nainggolan (Conte sarebbe ben lieto di rimpiazzarlo con Vidal) in Cina entro la deadline del 31 luglio o Icardi a qualsivoglia pretendente, sia essa l'intraprendente Napoli o la silente Juve, darebbe respiro alle casse e possibilità di “attaccare” i cartellini degli acquisti messi in lista. Averli esclusi dal progetto fa sì che le spasimanti restino ferme ad attendere i saldi. In più dal post-partita di Inter-Manchester United è praticamente finito sul mercato anche Perisic, a meno che il croato non dimostri contro Juve e Paris Saint-Germain di avere un futuro come seconda punta. Bocciato il suo impiego come quinto a sinistra, considerando che Conte si terrà stretto Asamoah ma non il titubante Dalbert, si andrà a cercare un altro innesto. Piace Emerson Palmieri, ma il Chelsea non cede (ha il mercato bloccato e non potrebbe prendere il sostituto). L'alternativa è Kolarov, rimasto alla Roma dopo un abboccamento con il campionato turco. Più facile che si cerchi un altro nome ancora rimasto nell'ombra e che possa dare qualità e quantità in un ruolo chiave per gli schemi dell'allenatore.