Badminton Club Milano in festa: il presidente Miglietta “E non ci fermiamo qui”

Il club festeggia i suoi primi 40 anni, l’obiettivo ora è consolidarsi sul territorio

Badminton Club Milano, il presidente Alberto Miglietta

Badminton Club Milano, il presidente Alberto Miglietta

Milano, 5 febbraio 2020 - Il Badminton Club Milano ha appena compiuto 40 anni. Per fare un bilancio della situazione della società e in generale di questo sport in Italia, non si poteva non interpellare il presidente Alberto Miglietta, uno che al badminton ha deciso di votare la sua parte attuale di carriera dopo essere stato a capo di Coni Servizi: "Sono stati 40 anni importanti -esordisce - Il BC Milano ha quasi l'età della nostra federazione. È stato bello festeggiare con tutti i nostri atleti, soprattutto i più piccoli. Ci hanno dato grandi soddisfazioni. A livello giovanile abbiamo un progetto efficace. A livello senior poi siamo campioni d’Italia ormai da sette anni di fila”.

Come sta la Federazione? “L'affiancamento con la federazione è totale - prosegue Miglietta - la crescita è continua, sia sul campo che fuori. Il BC Milano è stato sempre rappresentato da presidenti che hanno fatto carriera poi nella Federazione, da Fuvio Cucci a me, nel 2004. Sono stato anche a capo di Coni Servizi. Terminata quell'esperienza sono tornato con grande piacere, riprendendo il posto di Luca Crippa, che ora è nel team della federazione europea”.

E il badminton a Milano ha una storia ormai consolidata: "Abbiamo fatto parecchia strada, con una crescita costante fino al 2008, quando la nostra Agnese Allegrini si è qualificata per le Olimpiadi di Pechino. Abbiamo fatto grandi investimenti economici e organizzativi, come col PalaBadminton. Era un bocciodromo e ora è tra gli impianti più importanti d'Europa. Gestire i giovani richiede uno sforzo organizzativo serio. Le risorse non sono mai sufficienti ma le mettiamo al sempre dello sport”. E per il futuro? "Gli obiettivi per il BC Milano ora sono il consolidamento della base associativa, in una città sempre più attiva. Le Olimpiadi invernali attireranno l’attenzione in generale sullo sport. I nostri progetti sui giovani puntano a farli crescere come uomini prima di tutto. Vogliamo poi confermarci campioni d'Italia anche se restare davanti a tutti è sempre più difficile rispetto ad arrivarci. Puntiamo infine all'integrazione con la famiglia, che deve essere una componente”.