Cosapam, Dna e software per il benessere animale

La cooperativa conta 120 soci e 2.300 clienti in Italia. Il direttore Luca Santuari: "L’obiettivo è creare animali sempre più salubri e longevi"

Il direttore di Cosapam, Luca Santuari

Il direttore di Cosapam, Luca Santuari

Cosapam è una cooperativa di allevatori con sede a Secugnago, in provincia di Lodi. Leader nella vendita di genetica bovina d’eccellenza, è distributore ufficiale per tutto il territorio italiano. Il direttore Luca Santuari, a capo della cooperativa da otto anni, arrivato da un’azienda di consulenza manageriale francese, ne racconta la storia: "Cosapam nasce nel 1964 e all’inizio offriva servizi alla allora provincia di Milano, che comprendeva Lodi. Poi si è espansa in termini di servizi e prodotti offerti a soci e clienti. La sede era a Milano centro, poi a Peschiera Borromeo e infine a Secugnago".

Dal 1971 questa realtà lavora con altre cooperative, ma in territorio americano e ha iniziato ad importare materiale seminale per i bovini dal latte, razza frisona. "La cooperativa dell’epoca ha deciso di importare e diffondere sul mercato italiano questa genetica, per migliorare gli animali degli allevamenti, di generazione e generazione – precisa –. La fecondazione artificiale era poco diffusa, mentre oggi è la maggioranza, perché consente un progresso genetico migliore. Ciò rimane ancora oggi la principale fonte di reddito e di servizi che offriamo".

E la soddisfazione, mista a grande orgoglio per i risultati raggiunti: "Siamo cresciuti talmente tanto che, da quattro anni, siamo leader di settore e i soci, circa 120, ne vanno molto fieri. I clienti sono 2.300 sul territorio nazionale". In fiera a Codogno Cosapam vuole promuovere l’attuale genetica offerta "che dà un miglioramento delle produzioni e della qualità del latte (grasso e proteine) – sottolinea il direttore –. Da una genetica che andava verso il miglioramento delle produzioni di questi animali, oggi ne abbiamo una che va a creare animali sempre più salubri e longevi. Piano piano la genetica ha studiato il Dna degli animali e sono state scoperte componenti utili a migliorare la resistenza alle varie patologie che contraggono nella vita questi esemplari".

Ciò coincide col farli vivere meglio e aumenta il reddito dell’allevatore: l’animale vive di più, ha meno problematiche, ha un costo inferiore e produrrà più latte. In fiera saranno proposti anche strumenti per monitoraggio della mandria, cioè collari o orecchini, che vanno a monitorare il comportamento dell’animale: "Il sistema, con algoritmi, fornisce allerte sullo stato di salute dell’animale, dalle 24 alle 72 ore prima che abbia sintomi di qualcosa che sta evolvendo in una patologia – descrive –. Per esempio si può intercettare una mastite, notando se si alza meno, mangia e beve meno, e agire. Questo aiuta a utilizzare meno farmaci". Oggi sono sistemi evoluti. Prima, in questo modo, si verificavano solo pochi aspetti, come lo stato di calore dell’animale, oggi si aggiungono invece informazioni sullo stato di salute, tutto per avere una mandria più salubre. "Tra i vari prodotti che promuoveremo, infine, c’è un software di contabilità che aiuta l’azienda agricola a fare un bilancio aziendale per periodi. Considerando lo stato attuale delle spese, molto aumentate, aiuta a orientare su scelte più soppesate" conclude Santuari.

Paola Arensi