Oracle se ne va a Milano, duro colpo per Cinisello

La società trasloca nel capoluogo lombardo, in zona Porta Nuova. La città paga la mancanza di servizi in zona

L’assessore all’Urbanistica Enrico Zonca: "Ora recuperiamo il tempo perduto"

L’assessore all’Urbanistica Enrico Zonca: "Ora recuperiamo il tempo perduto"

Cinisello Balsamo (Milano), 13 luglio 2020 - Oracle lascia Cinisello e trasloca il quartier generale a Milano, in zona Porta Nuova. La multinazionale dell’informatica porterà via da Cinisello, dove era arrivata poco più di una decina di anni fa nell’edificio di viale Fulvio Testi, circa 500 dipendenti. Un colpo durissimo per la città che si trova a fare i conti con un problema complesso da un punto di vista operativo e di visione futura: difficile che l’edificio trovi subito nuovi inquilini di prestigio; quasi impossibile pensare che i 500 posti di lavoro persi verranno recuperati.

Ma soprattutto la politica locale deve fare i conti con una preoccupante perdita di competitività con la vicina Milano che si dimostra più attraente. "È difficile pensare che una società come Oracle potesse rimanere a lungo in un’area periferica priva di servizi e con aree dismesse intorno – osserva Pasquale Napoli, ex consigliere comunale e oggi imprenditore in città –. Cinisello corre il rischio di diventare sempre meno competitiva se non ci sarà un colpo di reni da parte della politica locale". Oracle Italia occuperà un intero edificio nella zona di piazza Gae Aulenti, dove sta sorgendo un vero distretto dell’informatica. Una collocazione ben diversa da quella cinisellese, più anonima e distante dai principali servizi. Basti pensare che la stessa Oracle aveva dovuto attivare un servizio di mobility management per far fronte alle esigenze di spostamento dei dipendenti senza appesantire il traffico già insostenibile in quell’area.

«Lo spostamento di una realtà così importante è una brutta notizia per la città – ha commentato il sindaco Giacomo Ghilardi –. Non possiamo fingere di non sapere che un distretto informatico come quello milanese è molto più attrattivo. Il nostro lavoro è improntato a creare una nuova identità per la città, in modo che possa accogliere imprese dei settori emergenti". L’assessore all’Urbanistica Enrico Zonca parla di un’accelerazione nella creazione di nuovi servizi da prevedere nel nuovo Pgt. "Occorre recuperare il tempo perduto. Serve anche avere una leva fiscale favorevole per le imprese". Temi che Assolombarda aveva posto all’attenzione dei sindaci del Nord Milano già un paio di anni fa, quando aveva varato l’Agenzia Nord Milano 2030. "Gli studi che abbiamo condotto dimostrano che per essere attrattivi si deve agire su moltissimi temi – spiega Massimiliano Riva, presidente di Assolombarda Nord Milano –. Si devono migliorare i trasporti e la mobilità nei comuni. Si deve favorire la riconversione delle vecchie fabbriche e fornire un supporto più rapido agli imprenditori. Con Cinisello abbiamo avviato un lavoro che confidiamo ci porti a ottenere questi risultati".