Rho Si-cura, nasce il primo gruppo

Segnalazioni di controllo e buon vicinato nelle strade del centro

L'assessore Maria Rita Vergani

L'assessore Maria Rita Vergani

Rho (Milano), 20 aprile 2019 - E' nato nel centro storico della città il primo gruppo “Rho Si-cura”, una sorta di rete di vicinato per favorire la sicurezza. Al gruppo ha aderito una trentina di persone tra i residenti in via Madonna, via Matteotti e vicolo Pomè: i cittadini saranno i protagonisti di una rete di vicinato intesa non solo come “controllo” ma anche e soprattutto come “segnalazione” e collaborazione reciproca per migliorare la vivibilità del quartiere. Il gruppo si è costituito alla presenza dell’assessore ai Contratti di Quartiere, Maria Rita Vergani, del rappresentante della Consulta, Marcello Caenazzo e del vice comandante della polizia locale, Marcello Riva.

"Il gruppo nasce principalmente nello spirito del progetto Rho Si-cura: per segnalare sia situazioni relative alla sicurezza sia situazioni che necessitano aiuto, da quello del buon vicinato fino ai servizi sociali - dichiara Caenazzo - a questo si aggiunge il fatto di raccogliere suggerimenti strategici per la giunta per migliorare la socialità nel quartiere o nella frazione. Siamo già al lavoro per valutare i primi suggerimenti pervenuti". La nascita del primo gruppo Rho Si-cura rientra tra i progetti e gli obiettivi della Consulta delle Frazioni e dei Quartieri della città e arriva dopo un percorso di sensibilizzazione e informazione che aveva fatto tappa in diverse zone della città. "Nei mesi scorsi abbiamo organizzato degli incontri in frazioni e quartieri per spiegare gli obiettivi di Rho Si-cura, un progetto che ha lo scopo di creare una buona rete di vicinato tra le persone, che nasce dal basso, dalla disponibilità dei cittadini - commenta l’assessore Vergani -. Il Gruppo Centro è il primo a nascere e ci auguriamo che sia presto seguito da altri. L’obiettivo è la collaborazione tra vicini per promuovere gesti di aiuto reciproco: ai volontari che aderiscono al progetto si chiede di condividere quello che si vede nel quotidiano, senza pubblicità o visibilità esterna, ma allo scopo di monitorare bisogni e sicurezza. Grazie all’adesione sia di residenti che di negozianti, si potrà contare sulla copertura di 24 ore: il giorno è abitualmente appannaggio dei negozianti, mentre la sera e la notte la città è vissuta soprattutto dai residenti".

Il progetto si svilupperà nelle zone dove i cittadini-volontari saranno disponibili a partecipare e condividere ciò che vedono nel quotidiano con la persona di riferimento del vicinato. I cittadini saranno sentinelle ma soprattutto protagonisti della cura del proprio quartiere. Tra le proposte anche l’attivazione di “portinerie sociali”.