ROBERTA RAMPINI
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Raid contro i presepi: è caccia aperta a Pregnana

Distrutta la casetta in legno realizzata davanti alla chiesa, ma i soliti ignoti potrebbero essere stati filmati delle telecamere di sorveglianza. Il sindaco: testimoni, fatevi avanti

Quel che resta della casetta costruita dagli Amici del presepe in piazza della chiesa

Pregnana Milanese (Milano), 9 dicembre 2019 - Le immagini delle telecamere installate nel centro storico hanno ripreso tutto. Quel che resta del raid vandalico è sotto gli occhi di tutti: una delle casette in legno realizzate dagli Amici del presepe vivente in piazza della chiesa è stata completamente distrutta. Le pareti sono state letteralmente smontate e abbandonate sul piazzale.

È successo la scorsa notte a Pregnana. I soliti ignoti (per il momento) hanno preso di mira anche il presepe, simbolo uno dei simboli del Natale cristiano. A fare l’amara sorpresa sono stati i pregnanesi più mattinieri che hanno segnalato l’accaduto al sindaco Angelo Bosani che è intervenuto sul posto insieme alla polizia locale. L’area del centro è dotata di telecamere, i fotogrammi sono già stati consegnati al comando dei carabinieri di Arluno che hanno avviato le indagini per identificare i responsabili. Ma non basta. Perché se è vero che le telecamere hanno ripreso i ragazzi autori dei vandalismi, è altrettanto vero che per accertare la loro identità devono essere già inseriti in qualche Banca Dati e magari non lo sono e quindi potrebbero restare impuniti. Il sindaco con un post su Facebook precisa, «in qualche caso le telecamere ci sono servite e le multe sono state fatte. In altri casi non sono servite».

Quindi il sindaco chiede la collaborazione dei cittadini: «A quell’ora in centro al paese c’erano in giro delle persone, dato che c’erano dei bar e ristoranti aperti. Chiunque abbia visto o sia a conoscenza di qualcosa di utile, è il benvenuto al Comando di Polizia Locale. Se davvero si tratta di ragazzini che hanno già causato danni simili altrove e in altre occasioni, certamente qualcuno li può aver riconosciuti o può fornire qualche elemento utile».

Infine il sindaco rivolge un appello proprio agli autori dei vandalismi, «mi rivolgo, e lo faccio senza ingenuità, a questi ragazzi e ai loro genitori, sperando che con un gesto di coraggio si presentino in Comune e si assumano le loro responsabilità piccole e grandi che siano. Questo sarebbe molto apprezzato e positivo. Le videocamere e le multe infatti non sono in grado di educare nessuno se non crediamo tutti in regole diffuse e condivise di convivenza civile». Si tratta di capire, aggiunge «che il benessere della nostra comunità necessita di una responsabilità sociale ed educativa reciproca e condivisa e il compito di noi adulti non è solo “cercare e punire i colpevoli e i loro genitori” (servirebbe solo una volta) ma impegnarci tutti a rispettare le regole e a farle rispettare».