Arese, nessuno controlla lo smog: centralina Arpa spenta da mesi

Nel frattempo, l'inquinamento da traffico cresce

 Il sindaco  Michela Palestra si dice preoccupata

Il sindaco Michela Palestra si dice preoccupata

Arese (Milano), 14 gennaio 2019 - E' spenta da agosto la centralina Arpa per il controllo della qualità dell’aria di via Matteotti, ad Arese. Ad accorgersi del black out sulla pubblicazione dei dati un cittadino attento all’incremento del particolato sottile e degli altri inquinanti. La sindaca Michela Palestra, raccolta la segnalazione, ringrazia l’autore e chiede ad Arpa il ripristino dei monitoraggi. 

«Per due motivi - sottolinea la prima cittadina -. Il primo: ci troviamo nell’area metropolitana milanese, che registra alti livelli di inquinamento da tenere sotto controllo. Il secondo: nell’ambito dell’iter sulla trasformazione in atto dell’area dell’ex Alfa Romeo occorrono monitoraggi puntuali e continui sullo stato della qualità dell’aria». Arese, città dell’Alfa Romeo, sulle ceneri dell’ex fabbrica motoristica da circa tre anni ha dato residenza a “Il Centro”, mall fra i più grandi d’Europa. L’incremento del traffico è sotto gli occhi di tutti, mentre in previsione ci sono il raddoppio dell’area commerciale dell’ex Alfa e l’arrivo di un nuovo mega mall nella confinante Bollate.

 "Per ridurre l’inquinamento è necessario ridurre il carico veicolare, ma ciò non si ottiene raddoppiando le superfici commerciali nell’ area ex-Alfa, giacché comporta raddoppiare il carico veicolare» - dichiarano dal Movimento 5 stelle. «Come facciamo a dire che occorre triplicare i centri commerciali in Area ex Alfa se non abbiamo dati certi?» aggiunge Michaela Piva, capogruppo consiliare dei grillini di Arese, che sulle questioni inquinamento e raddoppio del centro commerciale hanno presentato delle mozioni al consiglio comunale. «A questi dati mancanti dalla centralina Arpa si somma il fatto che i monitoraggi ambientali condotti vicino al centro commerciale non hanno gli strumenticon taratura certificata che Arpa richiede dal 2014; inoltre i dati ambientali non sono pubblicati come richiede la legge e lo stesso piano dei monitoraggi».

«Abbiamo presentato due mozioni a riguardo, per chiedere di ripetere i monitoraggi con apparecchiature certificate e di rendere pubblici i dati, ma la maggioranza le ha bocciate» spiega Piva. «Chi amministra il territorio è il massimo responsabile della salute dei cittadini e dovrebbe considerare che gli introiti derivanti dagli oneri degli edifici commerciali non giustificano un peggioramento dell’ambiente e della salute dei cittadini. A vigilare sull’ ambiente, e i problemi sanitari che ne derivano, non dovrebbe essere solo l’opposizione».

«Gli ultimi dati disponibili pubblicati dall’ Ats, dimostrano che vi è stato un aumento notevole, pari al 50%, di malattie cardiovascolari nel solo 2017, senza contare l’aumento anomalo dei decessi nel comune di Arese, pari al 22%, sempre nel 2017», conclude la capogruppo facendo riferimento ai dati raccolti nell’ambito del progetto “La salute della popolazione” di Regione Lombardia.