Metalmeccanico, nel Pavese produzione in calo

Il vicepresidente di Confindustria, Daniele Cerliani: situazione preoccupante

Daniele Cerliani, vicepresidente Confindustria Pavia

Daniele Cerliani, vicepresidente Confindustria Pavia

Pavia, 3 ottobre 2019 - «Nella nostra provincia si conferma uno scenario negativo, sia in confronto con quello nazionale sia considerando i consuntivi produttivi dei precedenti trimestri». Daniele Cerliani, vicepresidente di Confindustria Pavia e delegato nazionale per Federmeccanica sul territorio commenta così i risultati dell’indagine congiunturale di Federmeccanica sull’industria metalmeccanica riferita ai dati raccolti sino al 30 giugno scorso.

Per quanto riguarda la produzione totale, un’impresa su cinque di quelle intervistate ha dichiarato di essere insoddisfatta. Quasi la metà del campione ha un portafoglio ordini di consistenza inferiore a quello del trimestre precedente e giudica insoddisfacente il quantitativo degli ordini acquisiti. Inoltre, solo il 4% degli intervistati prospetta aumenti occupazionali. «È evidente che siamo di fronte a uno scenario preoccupante» aggiunge Cerliani.  Dai dati rilevati a livello nazionale, l’andamento del comparto metalmeccanico fa riscontrare una produzione diminuita dell’1,1% rispetto al primo trimestre del 2019 e del 3,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Complessivamente nel periodo gennaio-giugno 2019, la diminuzione dell’attività metalmeccanica è risultata mediamente pari al 2,7% rispetto ai primi sei mesi del 2018. Sulle dinamiche produttive sta incidendo negativamente anche il peggioramento dei flussi esportativi, diminuiti nel secondo trimestre dell’1,2% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Relativamente al fattore lavoro, nei primi sei mesi dell’anno in corso le ore autorizzate di cassa integrazione sono aumentate del 66% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Malgrado gli alti livelli di disoccupazione, il 47% delle imprese continua a evidenziare difficoltà a reperire personale qualificato per lo svolgimento di specifiche mansioni all’interno dell’attività aziendale. I dati relativi alla provincia di Pavia confermano una situazione critica. Già a giugno, all’assemblea generale di Confindustria Pavia, lo studio dell’Università di Pavia aveva evidenziato una perdita di competitività del territorio e la necessità di rilanciare l’industria con un piano strategico. «Vogliamo ancora una volta richiamare la politica locale e le istituzioni alla necessità di un impegno straordinario per il rilancio della nostra provincia – conclude Cerliani –. Serve una rigenerazione del territorio, che punti sulle infrastrutture, sul recupero delle aree dismesse, sull’innovazione e sul rapporto con l’università».