Renate da dimenticare. Pro Sesto doma le pantere: "Se continuiamo così scordiamoci la salvezza»

Ennesimo disastro casalingo per i nerazzurri. Mister Colombo: "Fuori l’orgoglio"

Pro Sesto doma le pantere: "Se continuiamo così scordiamoci la salvezza"

Pro Sesto doma le pantere: "Se continuiamo così scordiamoci la salvezza"

È proprio un “mal di Meda“ quello che sta colpendo un Renate gravemente sofferente se si gioca in casa. Perde addirittura contro la Pro Sesto, che sblocca il risultato quasi a metà ripresa, ma che avrebbe potuto farlo già nel primo tempo se non fosse stato per il solito Ombra che respinge un calcio di rigore a Bruschi (nella foto) dopo appena una decina di minuti di gioco. Insomma, il solito disastro casalingo in un turno che avrebbe potuto dare il guizzo (quasi) decisivo in chiave salvezza alle pantere nerazzurre considerando le concomitanti sconfitte di Pro Vercelli, Virtus Verona, Arzignano e Pergolettese. Invece, tutto il contrario. Perché oltre ai quattro punticini mantenuti sulla zona playout, la vittoria della Pro Sesto al “Mino Favini“ alza la soglia della forbice" inserendo di nuovo i milanesi a tutti gli effetti nella lotta per restare in categoria. Un lunedì sera da dimenticare su tutto il fronte. A salvare mister Colombo è il rendimento in trasferta della squadra e il poco desiderio del club di pagare tre allenatori da qui alla fine o richiamare Pavanel.

Ma se domenica sul campo dello spacciato Alessandria non dovessero arrivare i tre punti, non è da escludere anche l’opzione Adamo come traghettatore da qui alla fine. Per dare la scossa e tante dita incrociate. Tanto per capirci, a Pavanel non bastarono 1.17 punti a gara per mantenere la panchina, oggi Colombo è a quota 1.21. La mossa di tornare alla difesa a quattro, ipotesi tattica cancellata dalla lavagna anche dal mercato di gennaio, contro la Pro Sesto non sortisce alcun effetto. Per la serie “non si sa più che pesci pigliare“. E nemmeno che parole usare, come spiega Colombo in sala stampa: "Difficile trovarne per commentare questa serie di risultati casalinghi. È vero, abbiamo il destino nelle nostre mani, ma serve anche un moto d’orgoglio per arrivare a questa salvezza, alla nostra portata. Ma continuando di questo passo, con questo ruolino di marcia, diventa sempre più complicata", ammette Colombo. Che poi chiede uno sforzo emotivo ai suoi ragazzi: "Bisogna entrare nella mentalità che occorrerà lottare fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata per centrare l’obiettivo. E fare profonde riflessioni sotto tutti gli aspetti: tattico, tecnico e caratteriale per provare a trovare una soluzione".

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