Per approfondire:
- Foto: Monza in Serie A, la festa in città con il passaggio del pullman scoperto
- Articolo: Città in delirio per il Monza in serie A: passerella della squadra sul pullman scoperto
- Articolo: Monza in serie A, il prossimo obiettivo: uno stadio da 22mila posti
- Articolo: Monza in serie A, l'emozione di Galliani: "Giocheremo col Milan, un sogno incredibile"
Monza - Non c’è appuntamento importante della vita che si rispetti senza una valutazione finale. Abbiamo provato allora a immaginare delle pagelle, in maniera ironica e affettuosa dopo il traguardo del Monza in serie A. Berlusconi 10: che potesse appassionarsi davvero a una squadra minuscola rispetto alle platee cui era abituato pareva impossibile quando è arrivato in città. E invece. Invece scuce quattrini (oltre 9 milioni di euro solo per sistemare lo stadio perché fosse pronto per la serie A), viene a quasi tutte le partite in casa, qualcuna anche in trasferta, sa settimana scorsa, prima della finale playoff, va due volte a Monzello per "motivare i ragazzi". Durante la finale viene sorpreso con gli occhi chiusi di chi sonnecchia, ma in fondo ha 85 anni. E sceso negli spogliatoi è l’anima della festa con i giocatori. "Ora vinciamo lo scudetto e andiamo in Champions" promette. “God save the king”. Adriano Galliani 11: ha convinto il Silvio a ballare l’ultimo valzer con la sua vera squadra del cuore. Ne valeva la pena. Sempre presente, quando per il Covid se l’è vista davvero brutta un anno fa e si è dovuto assentare per un po’, il Monza di Brocchi (oddio) ci ha di fatto rimesso la stagione. Quest’anno no: vero, ogni tanto spariva dalla tribuna ma, parole del Giuanin Stroppa, "faceva il giro dei Santuari". Ah, ecco. Giovanni Stroppa 9: con quell’aria un po’ così, in lotta perenne con un aspetto un po’ stazzonato, vietatissimo in orbita Fininvest, costruisce una squadra che gioca a calcio o almeno ci prova sempre. Si va preferibilmente in verticale, fa fare gol ai suoi attaccanti, inventa soluzioni tattiche, cambia i ruoli quando serve, azzecca i cambi con regolarità quasi disarmante. Vince un mucchio di partite in rimonta e questo non è fortuna: è avere ...
© Riproduzione riservata