Giappone, attentato durante un comizio a Nara. Ucciso l'ex premier Shinzo Abe

Arrestato l'attentatore, un 41enne ex militare che ha esploso due colpi. Conservatore, alla guida del Paese per otto anni, Abe meditava un ritorno in poitica

Tokyo - In ospedale hanno tentato di rianimarlo per quattro ore. ma invano. L’ex premier giapponese Shinzo Abe è stato ucciso o a colpi di arma da fuoco durante un discorso in occasione della campagna elettorale a Nara, in Giappone. Le condizioni di salute di Abe non sono conosciute, ma il politico non darebbe cenni di vita. L’emittente giappone Nhk sostiene che l’ex premier aveva subito un arresto cardiopolmonare ed è stato portato in ospedale. La polizia è riuscita a fermare il sospetto tiratore,  il 41enne Tetsuya Yamagami,e lo ha arrestato con l’accusa di omicidio. Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha sospeso la sua campagna elettorale a seguito del tentativo di omicidio del suo predecessore Shinzo Abe. 

Shinzo Abe (Ansa)
Shinzo Abe (Ansa)

Kishida ha lasciato la prefettura settentrionale di Yamagata per tornare a Tokyo, secondo quanto riportato dai media giapponesi. Il governo ha istituito una squadra di crisi. Abe è stato premier del Giappone da dicembre 2012 a settembre 2020, diventando così il primo ministro più longevo del paese. L’ambasciatore degli Stati Uniti in Giappone ha reagito scioccato alla notizia: “Siamo tutti rattristati e scioccati” per la sparatoria ha affermato in una nota l’ambasciatore statunitense Rahm Emanuel. Il Giappone dovrebbe tenere le elezioni per la sua camera alta del parlamento domenica, con l’Ldp che dovrebbe segnare una clamorosa vittoria.

Tetsuya Yamagami è accusato di omicidio per aver esploso i due colpi di arma da fuoco contro l’ex premier Shinzo Abe a Nara, nel Giappone centro-occidentale. L’uomo, un residente locale, era riuscito a eludere la sicurezza e ad avvicinarsi ad Abe, impegnato in un discorso elettorale. Ancora poco chiare le ragioni del gesto. Abe è stato colpito due volte alla schiena con conseguente «arresto cardiopolmonare», prima della morte, e l’immediato trasporto al Nara Medical University hospital.

L’uomo che ha sparato all’ex premier giapponese Shinzo Abe aveva una pistola “mascherata”, infilata dentro quello che sembra una sorta di obiettivo fotografico. Lo si evince da un’immagine ripresa dai media giapponesi. L’uomo, maglietta, pantaloni militari con le tasche, e mascherina sul volto, e’ stato arrestato e portato via da quattro agenti, mentre a pochi metri di distanza uomini dello staff dell’ex premier tentavano di rianimare Abe. 

L'area dell'attentato
L'area dell'attentato

Potrebbe esserci il fanatismo religioso dietro l’attentato. Due giorni fa era ricorso il quarto anniversario della morte di Shoko Asahara, pseudonimo di Chizuo Matsumoto, criminale giapponese, uno dei fondatori del nuovo movimento religioso giapponese Aum Shinrikyo. Nel 2004 Asahara era stato riconosciuto colpevole di essere stato mente e mandante dell’attentato alla metropolitana di Tokyo del 1995. La condanna a morte del capo della setta venne eseguita l’8 luglio 2018 quando al governo c’era Shinzo Abe. L’attentatore di oggi potrebbe aver agito per vendetta. Ma, al momento dicono i media giapponesi, e’ solo un’ipotesi.

Membro di una importante famiglia di politici, premier per due volte, l’”amico degli Stati Uniti” e con il desiderio di tornare di nuovo in pista. Shinzo Abe, 67 anni, è il leader predestinato che nella sua lunga carriera politica ha dichiarato guerra al terrorismo interno, gelido verso l’autoritarismo nel mondo e verso la Cina e da sempre uno dei piu’ fedeli alleati degli Stati Uniti. Il nonno, Kishi Nobusuke, era stato primo ministro dal ‘57 al ‘60, e il prozio Sato Eisaku aveva occupato lo stesso ruolo dal ‘64 al ‘72.