McDonald’s lascia la Russia, dopo 32 anni vende tutti i ristoranti

La guerra induce il colosso del fast food a seguire la stessa linea della Renault

McDonald's ha deciso di uscire dal mercato russo, a causa dell'invasione dell'Ucraina, e ha avviato il processo di vendita dell'intero portafoglio di ristoranti. "La crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina e il precipitare delle condizioni operative hanno portato McDonald's a concludere che la proprietà dell'attività in Russia non è più sostenibile né coerente con i valori di McDonald's", ha dichiarato la catena di fast food, che sta perseguendo la vendita a un acquirente locale e cercherà di ottenere che il futuro impiego dei 62mila lavoratori sia incluso nei termini dell'accordo. La società prevede un addebito da 1,2 a 1,4 miliardi di dollari per coprire i costi di trasloco. La vendita coinvolgerà tutti i ristoranti, senza l'uso del nome, logo, marchio e menù. I ristoranti McDonald's in Ucraina rimangono per ora chiusi, anche se i lavoratori vengono pagati e l'azienda sostiene gli aiuti ai rifugiati in tutta Europa. Il colosso del fast food non è l'unica azienda a decidere di lasciare il mercato russo. Anche Renault ha annunciato poche ore fa la firma di un accordo "per il trasferimento degli asset alla Federazione Russa e al governo di Mosca". Di fratto le fabbriche della causa automobilistica sul suolo russo verranno nazionalizzate. L'annuncio segue la decisione del gruppo francese di ritirarsi in seguito all'aggressione all'Ucraina.

Il primo fast food nell'ex Urss

Il Mc Donald’s chiuso in piazza San Babila
Il Mc Donald’s chiuso in piazza San Babila

Aprire un ristorante nella culla della cultura sovietica sembrava un'idea azzardata ma l'intuito dell'imprenditore canadese George Cohon gli dette ragione. Era già a capo di McDonald's Canada e inizio' a pensare a questo progetto nel lontano 1975 in occasione di un incontro con alcuni funzionari sovietici alle Olimpiadi di Montreal. Finalmente, con la perestroijka, realizzò il suo sogno: con un investimento di 50 milioni di dollari, inauguro' il McDonald's piu' grande al mondo visto che contava 900 coperti. Vennero inviati da tutto il mondo per sancire quella che sembrava una data storica. La pietanza più richiesta era, ca vans sa dire, il menu' Bolshoi Mak che all'epoca costava 7-8 rubli, circa metà dello stipendio medio giornaliero di un russo. Per capire il significato della presenza di McDonald's in Russia, basti pensare che quando nel 1993 aprì il secondo McDonald's a Mosca, all'inaugurazione partecipò anche il presidente russo Boris Eltsin. Poi a mano a mano, McDonald's si espanse in Russia fino a contare 847 punti vendita dei quali l'84% di proprieta', il restante in franchising. A marzo, in seguito all'invasione ucraina, la più grande catena di fast food del mondo aveva deciso di chiudere temporaneamente i suoi ristoranti con un impatto di 50 milioni di dollari al mese ma erano rimasti aperti i punti vendita di proprietà di affiliati, oltre 100 in tutto il Paese.