Madera, trovato morto il navigatore che voleva attraversare l'Atlantico in barca a remi

Jean-Jacques Savin, 75 anni, da 24 ore non dava più notizie a familiari e al suo team

Jean-Jacques Savin

Jean-Jacques Savin

Il mare, il suo amore, se l'è portato via. Mentre era impegnato a ripetere un'impresa che gli era riuscita tre anni fa, seppure con un "mezzo" diverso. Il corpo di Jean-Jacques Savin, navigatore francese di 75 anni, è stato trovato all'interno della cabina nella sua barca di 8 metri per 1,70. Savin era diventato una leggenda 3 anni fa, riuscendo ad attraversare l'oceano Atlantico in un barile. A 75 anni ci ha riprovato e, il 1 gennaio, è ripartito dalle coste portoghesi, stavolta su una barca a remi.  "L'oceano è stato più forte di lui - dice chi lo conosceva - che amava tanto il mare e la navigazione».

Da 24 ore Savin non dava più notizie ai volontari della squadra che lo seguiva né ai suoi familiari. Oggi l'individuazione del natante e il recupero della salma. L'imbarcazione era rovesciata al largo delle Azzorre, a nord di Madera, dove era stata localizzata dalla guardia costiera portoghese. Fin dall'inizio della traversata, il problema principale è apparso quello dei forti venti e delle correnti, che già avevano costretto l'equipe di Sauvin ad allungare di 900 chilometri il percorso per cercare di evitare il peggio.

I soccorritori sapevano che le speranze erano poche e nelle ultime ore ripetevano: "Non ci sono più contatti da ieri mattina, Savin non si è più manifestato" dopo aver comunicato di essere "in grave pericolo" e aver utilizzato "i due segnalatori di emergenza" che aveva con sé. Negli ultimi giorni, Savin aveva detto di essere diretto verso l'isoletta di Ponta Delgada, nell'arcipelago delle Azzorre, per sistemare la barca. Nelle ultime frasi scritte sulla sua pagina Facebook, il navigatore raccontava del "forte vento" e della "fatica fisica" per essere costretto a "utilizzare il desalinatore manuale" invece di quello elettrico a disposizione per mancanza di energia. 

Savin, che ha festeggiato a bordo il 14 gennaio i 75 anni con champagne e foie gras, voleva traversare in barca a remi l'Atlantico e diventare "il decano dell'oceano", un modo per "sfidare la vecchiaia". "Me ne vado in vacanza al largo - aveva scherzato - mi prendo 3 mesi di ferie". A bordo, 300 chili di attrezzatura, cibo liofilizzato, una stufa, un fucile con arpione per pescare e il suo inseparabile mandolino.

Ex militare paracadutista, poi pilota di aerei privati e responsabile di un parco nazionale in Africa, magro e muscoloso, aveva traversato l'Atlantico in oltre 4 mesi nel 2019 su un'imbarcazione a forma di barile lunga 3 metri e di 2 metri di diametro. Lo avevano spinto i venti e le correnti che stavolta lo hanno tradito impedendogli di raggiungere l'obiettivo, lontanissimo, delle Antille.