"La giornalista anti-guerra è una spia britannica". Le accuse della Tv russa

Marina Ovsyannikova aveva esposto un cartellone contro l'invasione in Ucraina durante il Tg della televisione di Stato

"Marina Ovsyannikova è una spia britannica". E' l'accusa mossa dalla Tv russa alla giornalista che, il 15 marzo, aveva tentato di interrompere il telegiornale della Tv di stato facendo irruzione nello studio televisivo e mostrando un cartellone contro la guerra in Ucraina.

Una "Spia" al soldo dei britannici: di questo adesso viene accusata la giornalista russa Marina Ovsyannikova, apparsa improvvisamente in diretta durante un tg della tv di stato russa Channel One alcuni giorni fa con un cartello contro la guerra in Ucraina.

Kirill Kleimyonov, direttore giornalistico del canale, in un video oggi ha lanciato una pesante accusa: "Non molto prima della protesta, secondo le nostre informazioni, Ovsyannikova ha parlato con l'ambasciata britannica", ha detto, citato anche da vari media britannici. Il 15 marzo Osvyannikova è comparsa con in mano un cartello di cartoncino con la scritta "Fermiamo la guerra".

Nelle ore immediatamente successive il rilascio la Ovsyannikova aveva diffuso un videomessaggio in cui si diceva "piena di vergogna" per aver, nel corso degli anni, fatto la giornalista raccontando "la propaganda per il Cremlino e per Vladimir Putin" chiedendo di fermare la "guerra" e di rinnovare la fratellanza fra russi e ucraini.

La giornalista 43enne era stata poi interrogata a lungo e rilasciata dalla polizia russa, ma ora, in seguito a queste accuse rischierebbe una lunga carcerazione.