Chubais volta le spalle a Putin: si dimette l'inviato speciale per il clima della Russia

Secondo alcune fonti, il 66enne avrebbe già lasciato il Paese e si troverebbe a Istanbul

Putin a colloqui con Chubais

Putin a colloqui con Chubais

Mosca - Prima defezione di peso nell'entourage di Putin: Anatoly Chubais, l'inviato speciale per il clima del presidente russo, ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico. La decisione di Chubais, anticipata da Bloomberg, è stata confermata dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov al Financial Times.  "Che se ne sia andato o meno è una questione personale", ha detto Peskov, che non ha specificato a quando risalgano le dimissioni né se il motivo è la contrarietà all'invasione dell'Ucraina. 

Si tratta della figura più importante a lasciare un incarico governativo dall'invasione del 24 febbraio. Chubais è stato uno dei principali artefici del controverso processo di privatizzazioni dell'era post-comunista della Russia. Secondo il quotidiano russo Kommersant, Chubais si trova a Istanbul. Secondo fonti di Reuters e Bloomberg, Chubais si è dimesso perché contrario all'invasione dell'Ucraina.

Chi è Chubais

Anatoly Chubais, economista dell'Università di Leningrado, è considerato l'architetto delle riforme in Russia negli anni Novanta. Ex leader del partito liberale e già capo dell'azienda statale per la ricerca nelle tecnologie avanzate Rusnano, 66 anni, è uno dei pochi riformatori a essere rimasto nel governo del presidente russo Vladimir Putin. Almeno fino alle sue dimissioni rassegnate dall'incarico di inviato speciale per il clima che proprio Putin gli aveva assegnato. La notizia è stata confermata anche dalla Tass, citando fonti vicine a Chubais.

Il più alto funzionario russo ad aver pubblicamente voltato le spalle a Putin dopo l'aggressione militare in Ucraina si trova già in Turchia e non ha alcuna intenzione di rientrare in Russia, aggiungono due fonti ben informate al sito Rbc. Il suo legame con Putin ha una storia antica. E' stato proprio lui, infatti, a offrire il primo incarico al Cremlino all'attuale presidente russo. E forse anche per questo è riuscito per oltre vent'anni a restare nel governo, quando altre figure di spicco dell'era di Boris Eltsin furono allontanate. Oggi, anche lui, rientrerà in quello che Putin ha definito ''traditori o feccia'', ovvero coloro che si oppongono alle sue decisioni. Ultima la ''operazione speciale'' in Ucraina.