Cern, il più grande acceleratore di particelle al mondo torna in funzione dopo tre anni

Il Large Hadron Collider permette di simulare quanto accaduto all'epoca della creazione dell'universo, circa 14 miliardi di anni

Collisione fra protoni registrata dal Large Hadron Collider (foto Cern)

Collisione fra protoni registrata dal Large Hadron Collider (foto Cern)

Ginevra (Svizzera) - Dopo oltre tre anni di lavori di manutenzione e potenziamento, il più grande acceleratore di particelle del mondo viene rimesso in servizio. Inizia infatti oggi, vene4rdì 22 aprile, presso l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (Cern) di Ginevra la prima fase della riaccensione del Large Hadron Collider (LHC).

L'operazione è stata rinviata di qualche giorno rispetto alla tabella di marcia prevista, a causa di uno slittamento legato alle ultime verifiche da effettuare sulla grande macchina. L'LHC era in pausa dal dicembre 2018, uno stop necessario per rendere l'acceleratore ancora più potente che si è però prolungato a seguito della pandemia. I due primi fasci di particelle verranno spediti oggi in direzioni opposte attraverso l'anello sotterraneo di 27 chilometri situato a cavallo della frontiera franco-svizzera, alle porte di Ginevra. Questa prima fase sarà una sorta di rodaggio per calibrare e 'ripulire' la macchina dalle impurità.

Serviranno però dalle sei alle otto settimane prima che l'LHC torni a pieno regime. Solo a quel punto potranno nuovamente aver luogo le collisioni fra protoni fondamentali per rivelare importanti conoscenze sulle leggi dell'universo. L'acceleratore di particelle permette infatti di simulare quanto accaduto all'epoca della creazione dell'universo, circa 14 miliardi di anni fa. Durante le collisioni, gli scienziati osservano i processi di disintegrazione e acquisiscono informazioni sui più piccoli componenti della materia.