I soldati ucraini evacuati da Azovstal ora rischiano la pena di morte

Lo dice il ministro della giustizia dell‘autoproclamata repubblica del Donetsk. "Tutti i prigionieri di guerra si trovano sul nostro territorio"

Kiev - I soldati ucraini del reggimento Azov che si sono arresi dopo aver difeso l‘acciaieria Azovstal a Mariupol saranno giudicati e rischiano la pena di morte. Lo ha detto, intervistato dalla Tv russa,Yuri Sirovatko, ministro della giustizia dell‘autoproclamata repubblica del Donetsk. “Tutti i prigionieri di guerra si trovano sul nostro territorio - ha dichiarato - Si tratta di 2.300 soldati. Il reggimento Azov e‘ considerato un‘organizzazione terroristica e saranno tutti sottoposti a inchiesta e processo. I reati di cui sono accusati sono passibili da noi della pena capitale, la pena di morte“. 

Il ministro ha aggiunto che sono trattati in modo non diverso da qualsiasi altro prigioniero militare e che gli investigatori stanno lavorando con loro. Le forze russe hanno ottenuto il pieno controllo dell‘acciaieria Azovstal nella città portuale di Mariupol il 20 maggio dopo quasi tre mesi di feroce resistenza. Complessivamente 2.439 combattenti del battaglione Azov e soldati ucraini hanno deposto le armi e si sono arresi. Domenica, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno esortato il presidente russo Vladimir Putin a facilitarne il rilascio.

Si tratterebbe in totale di circa 2.500 ex combattenti oggi detenuti a Olenivka, nel territorio controllato dai separatisti filorussi di Donetsk. “Ma i prigionieri non vengono torturati. Lo ha detto il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale di Kiev, Alexey Danilov, secondo cui finora Mosca ha rispettato gli impegni al riguardo, in attesa di un possibile futuro scambio di prigionieri. L’impressione è però che i russi vogliano una sorta di Norimberga per i soldati di Azov, accusati di crimini in Donbass dal 2014.

Una nuova unità del battaglione Azov intanto è stata costituita nella città ucraina orientale di Kharkiv. Lo ha annunciato su Telegram il comandante Kraken Konstantin Nemichev, riportato da Unian. «Oggi, l’unità Azov SSO Kharkiv è stata ufficialmente costituita nella città. Questa è un’altra delle nostre unità di combattimento che opererà nella regione di Kharkiv e libererà la nostra terra dagli occupanti», ha scritto Nemichev indicando che il comandante della nuova unità è Anatoliy Sydorenko.