Milano, donna trovata morta in via Piranesi: il compagno ha confessato il delitto

Il 48enne ha dichirato al pm di averla soffocata con un cuscino all'apice dell'ennesima lite. Si frequentavano solo da 5 mesi

Agenti sulla scena del crimine. Nel riquadro, il reo confesso

Agenti sulla scena del crimine. Nel riquadro, il reo confesso

Milano, 20 marzo 2019 - Ha confessato il delitto Pietro Carlo Artusi, l'uomo di 48 anni fermato la scorsa notte dalla polizia per l'omicidio della sua compagna Roberta Priore, la 53enne trovata ieri pomeriggio senza vita nel proprio appartamento in via Piranesi 19, a Milano. L'uomo ha raccontato agli investigatori della Squadra mobile e al pm Grazia Colacicco di averlo fatto al culmine dell'ennesima lite con la donna che frequentava da circa 5 mesi.

Nonostante il poco tempo trascorso assieme, la polizia era già intervenuta due volte per litigi in casa. La notte dell'11 marzo scorso aveva chiamato un vicino spaventato per le urla della Priore, ma all'arrivo degli agenti erano apparsi entrambi calmi e la donna si era rifiutata di denunciare. Il 14 è stato Artusi, che al momento risulta disoccupato, a telefonare al 112 raccontando di uno scontro che lo aveva convinto a lasciare l'appartamento dove si era di recente trasferito.

«Durante la deposizione era sconvolto, davvero molto provato - ha spiegato il capo della Mobile milanese, Lorenzo Bucossi - Ci ha detto che lunedì sera sono andati a cena in un locale in zona Ortica, al tavolo avrebbero iniziato a litigare per motivi personali, sembra per una presunta gelosia nei confronti della Priore. La situazione è degenerata al punto che sono andati via ognuno per sé. Poco dopo sono rientrati in casa ed è ripresa la discussione. Artusi dice che entrambi hanno assunto cocaina e che la donna lo ha aggredito lanciandogli oggetti. Ha ricostruito una scena scomposta in diversi momenti, a suo dire l'ha soffocata col cuscino per impedirle di urlare».

L'omicidio sarebbe dunque avvenuto nella notte tra lunedì e martedì, un orario compatibile con quanto riferito dal medico legale. Sul corpo della vittima sono state trovate leggere bruciature sul petto dovute a pezzi di carta data alle fiamme dall'uomo in un tentativo assurdo di sbarazzarsi del corpo. Nel primo pomeriggio di ieri ha staccato i tubi del gas con l'intenzione di uccidersi ma poi è uscito di casa. L'allarme è stato dato attorno alle 16 dalla figlia della Priore perché non aveva notizie della madre da giorni e non riceveva risposta suonando al campanello.

Quando i vigili del fuoco hanno sfondato la porta si sono accorti di un principio d'incendio. Artusi è stato bloccato poco dopo, mentre rientrava in casa: è stato riconosciuto da un poliziotto che era intervenuto nei giorni precedenti per la lite.

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