Milan senza gol da due partite: non succedeva da più di un anno

Giroud sul banco degli imputati, Pioli spera nel recupero di Ibrahimovic

Olivier Giroud

Olivier Giroud

Milano, 11 aprile 2022 - Due pareggi consecutivi a reti inviolate possono cambiare le sorti di un’intera stagione, e questo il Milan lo sa bene. I volti scuri dei rossoneri dopo lo 0-0 racimolato all’Olimpico Grande Torino rappresentano l’amarezza e la frustrazione di una squadra che sta dimostrando evidenti difficoltà sotto porta: poco importa se la difesa del Diavolo è sempre più coriacea (nelle ultime 5 partite non sono stati incassati gol, nelle ultime 9 appena 3, con 7 cleen sheet per Mike Maignan), per vincere lo Scudetto serve segnare. Il Milan è ancora primo e in corsa per il titolo, certo, ma le due lunghezze di vantaggio sui cugini nerazzurri (che devono ancora recuperare la sfida contro il Bologna) rendono l’Inter virtualmente capolista, privando la truppa di Pioli del vantaggio di essere padrona del proprio destino: vincere tutte le partite da qui alla fine potrebbe, infatti, non bastare e, calendario alla mano, la missione non è certo delle più agevoli.

Questa siccità offensiva per due incontri consecutivi di Serie A non accadeva da febbraio 2021, guarda caso sempre contro Bologna e Torino e nelle ultime cinque sfide il Diavolo è andato a segno soltanto tre volte, un campanello d’allarme che risuona già da diversi giorni a Milanello. Sul banco degli imputati, ovviamente, ci finiscono gli attaccanti, a partire da Olivier Giroud: il francese contro il Torino ha lottato senza sosta senza però trovare mai il guizzo vincente, mentre Rafael Leao ha offerto una prestazione decisamente sottotono intervallata da "illuminazioni" a intermittenza ma fine a se stesse. Dribbling e accelerazioni non servono a nulla se la porta avversaria resta inviolata: il portoghese non trova la via del gol dal pareggio interno per 1-1 contro l’Udinese dello scorso 25 febbraio.

L’esterno sinistro si è celato dietro un post sibilino sui propri social: "Una risposta gentile calma la collera, una parola pungente eccita l'ira" il testo riportato, forse in risposta alle critiche ricevute dopo le ultime uscite. A questo si aggiunge il rendimento insufficiente di elementi come Messias e Diaz, le cui giocate da numero 10 sono ormai un pallido ricordo, e nemmeno un Saelemaekers voglioso di riscatto ha cambiato il trend. In casa Milan, poi, piove sul bagnato con i forfait dell’ultimo secondo di Ibrahimovic, Rebic, Bennacer e Castillejo: se Tomori ha, per fortuna di Pioli e del gruppo, accusato solo dei crampi al polpaccio che l’hanno obbligato a lasciare anzitempo il campo dei granata domenica sera, il tecnico emiliano conta di recuperare per la sfida interna contro il Genoa di venerdì quantomeno l’algerino, il croato e Zlatan. Proprio lo svedese dev’essere la chiave di volta per la volata finale: il popolo milanista si affida a lui per ritrovare gol e personalità in un reparto incolore. 

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