Milan, è il giorno di Mandzukic: "Io e Ibra possiamo incutere soggezione agli avversari"

Il nuovo attaccante rossonero si presenta: "Sono pronto a scendere in campo. Milan, fidati di me". E svela un retroscena

Mario Mandzukic dopo le visite mediche

Mario Mandzukic dopo le visite mediche

Milano, 21 gennaio 2021 - "Veni, vidi, vici". Tre parole per riassumere il Mandzukic-pensiero nel giorno della sua presentazione alla platea rossonera. Dal burrascoso divorzio dalla Juventus al ritorno in Italia sulla sponda milanista. Insomma, da un primo posto all'altro, con l'obiettivo di ripetersi e l'entusiasmo di un ragazzino. "Mi alleno ogni giorno da diversi mesi - rassicura l'attaccante croato - posso fare altri quattro anni ad alto livello. Io e Ibra abbiamo grande esperienza, possiamo incutere soggezione agli avversari".

Gli occhi del dt Maldini e del ds Massara lo seguono divertiti con curiosità, ogni parola di Marione per i due dirigenti è un segnale di grande positività, così come il retroscena svelato dal diretto interessato: "Mi hanno contattato loro due insieme, sono felicissimo di essere qui. Era da mesi che mi preparavo proprio per un'opportunità come questa. C'è una grande atmosfera a Milanello. Credo proprio che riuscirò a dare il meglio".

Fiducia, convinzione e non solo. Mandzukic vuol levare ogni dubbio riguardo la sua condizione e manda un messaggio agli scettici: "Sono pronto anche per giocare subito". Certo, le incognite atletiche, legate alla lunga assenza (ultima partita ufficiale in Qatar nel marzo 2020), restano, però Mandzukic ci tiene a rassicurare i tifosi e chi ha avuto fiducia in lui, senza escludere l'impiego sabato con l'Atalanta: "Mi alleno ogni giorno da diversi mesi: se non mi sentissi pronto fisicamente, non avrei mai accettato la sfida di tornare in un club come il Milan e sarei rimasto a casa a guardare la tivù. Fidatevi di me: toccando ferro, mi sento molto bene, il mio fisico è pronto: ancora, direi, per altri quattro anni di grande calcio professionistico. Non ho mai avuto grossi infortuni in carriera. Non so dire quanti minuti avrò nelle gambe, ma sono subito a disposizione". 

E il Milan dei giovani è pronto ad aprire la porta ad un altro senatore, insieme a Ibrahimovic. L'attaccante elogia il gruppo rossonero. "E' una squadra giovane sì, ma ho visto le partite e la squadra mi sembra già matura: è combattiva, corrono tutti, sanno che cosa fare. Se i giovani mi vorranno seguire, in campo e in allenamento, ne sarò sicuramente contento". Non solo giovani talenti. Marioni dovrà confrontarsi anche con un campione di carisma come Ibrahimovic: "Io e Ibra possiamo incutere soggezione agli avversari". Zlatan  lo ha accolto a braccia aperte. Ora saranno in due, minaccia Marione, a spaventare gli avversari: "Sono pronto anche a questo, Zlatan ha detto bene. Noi due abbiamo grande esperienza, la metteremo a disposizione della squadra per incutere soggezione agli avversari, e combattere".

E poi ci sono le motivazioni, dopo il "siluramento" della Juventus griffata Sarri. Anche se il giocatore cerca di non pensare al passato. "Se sono venuto al Milan, non è stato per rivalsa verso qualcuno, ma solo per dimostrare al Milan quanto posso fare per ricambiare la fiducia. Non mi piace parlare del passato, il mio sguardo è rivolto al futuro. Quando giocherò contro la Juventus, sarà come contro qualsiasi altra squadra, sul campo si è rivali. Ho un magnifico rapporto con i tifosi della Juve, li rispetterò sempre. Si va in campo per vincere, con questa mentalità, è così che si vincono le partite. Il percorso per lo scudetto è ancora lungo, ma l'idea dello scudetto è una motivazione molto forte. Ma non voglio fare proclami, voglio parlare in campo con i fatti. Spero che al più presto i tifosi del Milan possano tornare allo stadio e darci l'atmosfera che sanno creare".

Infine il grande sogno, perché nonostante tutto Mandzukic non è qui per svernare ma ha ancora fame: "Conosciamo tutti il grande passato del Milan ed è ovvio che sarebbe un'enorme soddisfazione vincere qui. Ma lo ripeto, io preferisco parlare coi fatti. Voglio pensare solo al Milan e ai miei compagni, non mi preoccupo troppo delle altre squadre. Sono sempre stato ambizioso, nella mia carriera. La squadra sta andando molto bene: io metto a disposizione la mia capacità di lavorare duro. La mia prima impressione su Pioli è ottima, mi piacciono le sue idee. Il ruolo? Gli ho detto che sono disposto a giocare dove lui vuole e dove c'è bisogno di me".

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