Futuro Milan, Marco Giampaolo è a Milano: manca solo la firma

Il matrimonio tra il Milan e l’allenatore della Sampdoria sembra ormai solo una questione formale

Marco Giampaolo (Ansa)

Marco Giampaolo (Ansa)

Milano, 10 giugno 2019 - Il matrimonio tra il Milan e Marco Giampaolo sembra ormai solo una questione formale. Il club rossonero e l’allenatore della Sampdoria hanno sia un accordo di massima che un contratto da siglare, e l’unico nodo da sciogliere prima che il tecnico di Bellinzona possa iniziare la sua nuova avventura in Serie A, è l’incontro con il presidente blucerchiato Massimo Ferrero, forse in programma og gi. È la prima mossa di Paolo Maldini, nuovo direttore tecnico del club nonostante la sua carica debba ancora essere formalizzata ufficialmente, per il futuro del suo Milan.

Dopo il biennio di Gennaro Gattuso, la società cambia rotta e alla guida della squadra metterà un allenatore a cui è stato riconosciuto un calcio propositivo e divertente non soltanto con la Sampdoria ma anche con Cagliari e Ascoli. Le premesse per un sodalizio proficuo non mancano, e i numeri di Giampaolo lo collocano come un potenziale trait d’union per i tifosi rossoneri, oggi ancora divisi a metà tra detrattori e sostenitori di Gattuso, che ha lasciato la guida del Milan rinunciando a due anni di contratto. In chiave mercato Maldini sta lavorando anche su un nuovo direttore sportivo e su una figura che lo affianchi nella gestione tecnica. In cima alla lista di Gazidis e dell’ex capitano rossonero c’era Igli Tare, che però ha definitivamente chiuso la porta ai rossoneri, decidendo di proseguire la sua avventura con la Lazio, iniziata oltre il campo nel 2008 e che potrebbe estendersi al 2022.

Altra figura che la dirigenza del Milan vorrebbe portare in società è quella di Zvonimir Boban, un profilo che anche il pubblico rossonero accoglierebbe con grande entusiasmo ma che oggi ricopre un ruolo ai vertici della Fifa e che Infantino ha dichiarato di non voler lasciar andare a nessun costo. Al momento, da parte dell’ex trequartista rossonero, non è arrivata nessuna risposta ufficiale, ma il Milan è obbligato a stringere i tempi, perché non può permettersi di trovarsi di nuovo a dover programmare il mercato e gestire la preparazione senza tasselli fondamentali nel suo organigramma

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