Bisticci, ritiri, punizioni. Ma il Milan resta in corsa

Nonostante tanti problemi, Gattuso può sperare

Hakan Calhanoglu

Hakan Calhanoglu

Milano, 12 maggio 2019 - Un ritiro punitivo, un futuro ancora tutto da scrivere, bisticci e capricci interni e l’orgoglio di non voler alzare bandiera bianca. Il successo del Milan sul campo della Fiorentina (1-0) ha qualcosa di miracoloso: perché per ritrovare un Diavolo capace di portare a casa due vittorie consecutive serviva tornare indietro addirittura ai primi di aprile, quando i rossoneri batterono, in sette giorni, Sassuolo e Chievo. Qualcosa è cambiato, verrebbe da dire prendendo a prestito il titolo del film del 1998 di James L. Brooks con Jack Nicholson. Ma oggi il regista si chiama Gattuso e l’attore protagonista Calhanoglu, che sfrutta al meglio uno dei tanti assist di un ritrovato Suso che, da attore non protagonista, dimostra di essere in un ottimo periodo. Di certo per concorrere all’Oscar del calcio, alias la qualificazione alla Champions, il Milan sa che bisogna sperare che inciampi prima o poi l’Atalanta di Gasperini. Con i rossoneri che si troveranno nella paradossale situazione di dover tifare settimana prossima per la Juventus nello scontro contro gli orobici (a proposito, cara Lega Calcio: si riuscirà a giocare in contemporanea o no?).

Per ora il successo ottenuto contro la Fiorentina blinda la posizione dei rossoneri verso l’Europa League e permette a Gattuso di ritrovare un sorriso perso ormai da tempo. Massimo risultato con il minimo sforzo, con il tecnico calabrese che ha messo davanti a tutto l’obiettivo collettivo. Vincere e sperare, anche se Piatek non segna ormai dal 6 aprile (1-2 contro la Juve) e Gattuso si è visto costretto a rilanciare da titolare più per necessità quel Bakayoko reo di averlo mandato a quel paese solo una settimana fa. Per fortuna sua l’asse Donnarumma - Suso funziona a meraviglia: perché il primo ha mantenuto a galla il Diavolo dicendo no a Mirallas prima e Chiesa poi; mentre il secondo, dopo essersi divorato un gol incredibile nel primo tempo, ha fornito uno dei suoi classici assist per Calhanoglu, dimostrando di essere in palla dopo la rete di settimana scorsa al Bologna. Per lui decimo assist in rossonero al pari di Cassano e Ibrahimovic: potrebbe davvero essere lui l’arma in più di questo Milan per il finale di stagione. Dove bisognerà tifare Juventus, per sperare di poter tornare nell’Olimpo del calcio europeo. Per tutto il resto (futuro di Gattuso compreso) ci sarà tempo. 

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