Milan, Cutrone il trascinatore: "Fondamentali questi 3 punti, ci crediamo fino alla fine"

Periodo d’oro Gol a ripetizione (anche ieri) e la convocazione in Nazionale

Patrick Cutrone (Fotowebgio)

Patrick Cutrone (Fotowebgio)

Milano, 19 marzo 2018 - L’ultima scarica di adrenalina prima della pausa per le nazionali. Il Milan non ama fare le cose in modo semplice e l’ha dimostrato anche contro il Chievo, finendo per vincere in rimonta 3-2 e permettendosi il lusso di sbagliare anche un calcio di rigore con Kessie. Ma i motivi per gioire sono davvero tanti: prima di tutto, i 25 punti conquistati nel girone di ritorno (la Juve ne ha portati a casa 28 con una partita in più…). Ma anche il ritorno di pedine importanti come Andrea Conti: si era infortunato il 15 settembre del 2017, è tornato a disposizione il 17 marzo 2018. Vale a dire 183 giorni dopo: «Mi sentivo emozionato come la prima volta - ha ammesso il difensore rossonero, arrivato quest’estate dall’Atalanta per 25 milioni di euro - sono stati mesi difficili, bui per me. Ora è tutto alle spalle, sono felice di essere qui, essere tra i convocati per me vuol dire tanto». 

Chi invece si è conquistato il Milan e San Siro tutta è Patrick Cutrone. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quei gol estivi, senza alcun peso, al Bayern Monaco. Ora le sue marcature hanno tutte un altro sapore. E, ovviamente, un’altra importanza: «È un bel momento per noi - ammette l’attaccante rossonero, anche ieri a segno - siamo riusciti a rimontare una partita, non era facile. Loro si sono chiusi, noi ci siamo comportanti da squadra, abbiamo giocato da squadra e siamo riusciti a rimontare nel secondo tempo. Erano tre punti fondamentali». Possiamo chiamarlo momento Milan, anche dopo la vittoria di Genova: «Sì, nel primo tempo non abbiamo fatto bene. Poi nel secondo tempo abbiamo reagito e siamo riusciti a portarla a casa».

Ora ci saranno Juventus e Inter nelle prossime due gare: «Sono partite fondamentali, sono due grandi squadre. Le prepareremo nel migliore dei modi. A chi dedico questo gol? Ai miei genitori, che mi sostengono sempre e fanno tanti sacrifici per me». L’obiettivo dichiarato rimane sempre la rincorsa al quarto posto finale in campionato che vorrebbe dire qualificazione alla prossima edizione della Champions League («Ci crediamo sempre, non molliamo»), anche se per il giovane attaccante classe 1998 il periodo è di quelli da segnare sul calendario: gol a ripetizione, l’esclusione di Nikola Kalinic che lo conferma come prima scelta in squadra e la convocazione, la prima, nella nazionale maggiore: «Non me l’aspettavo, sono contentissimo - ammette - è un sogno che si realizza, mi impegnerò al massimo».

Elogi a questo Milan arrivano anche dall’ad Fassone, che si scaglia in difesa di quel Gattuso vera rivelazione dell’anno: «Siamo soddisfatti dal suo lavoro - ammette - Mirabelli era convinto che non potevo non seguirlo. Ora sta andando anche oltre certe aspettative e troveremo sicuramente il giorno giusto per parlare del suo rinnovo». Il successo sul Chievo ha un gusto o particolare, perché di fatto mostra anche una certa maturità da parte della squadra: «Non vincere avrebbe abbattuto psicologicamente questi quindici giorni, così invece rimaniamo attaccati a quelli davanti e a questa rincorsa partita da lontano - prosegue il dg - le punte? André Silva ha fatto due gol decisivi, da 6 punti. Finalmente è sorridente ma sapevamo che avrebbe avuto un impatto complicato, per la prima volta fuori dal suo campionato. Ora ci porterà grandi soddisfazioni».

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