Atalanta-Milan, a Bergamo c'è la carica degli ex

In casa della Dea presenti Conti, Kessie e Bonaventura a fare i conti con il passato in una partita delicata per la classifica e il morale

Andrea Conti

Andrea Conti

Milano, 20 dicembre 2019 - Dici Atalanta e subito pensi ad una scuola calcio di prestigio, di valore, dalla quale sono usciti tanti campioni di ieri e di oggi. Una società che con il Milan, negli ultimi anni, ha davvero portato a termine moltissime trattative di mercato: da Bonaventura a Conti, da Kessie a Caldara. E ora si ritroveranno di fronte domenica, dopodomani, all’Atleti Azzurri d’Italia dalle ore 12.30. Tra i tifosi del Diavolo serpeggia una sorta di annusato pessimismo quando si parla di ex atalantini finiti in maglia rossonera; giocatori che, da sicuri e futuri fenomeni, si tramutano magicamente in brocchi dai piedi non più buoni. Una metamorfosi che non spiega né con il cambio di stanza (Bergamo e Milano sono distanti circa 80 chilometri) né tantomeno con chissà quale fantomatico indietreggiare delle qualità degli atleti. E dopodomani sarà proprio questo quello che i quattro moschettieri rossoneri (Bonaventura, Conti, Kessie e Caldara) saranno chiamati a dimostrare: di non aver subito un’involuzione nel passaggio dal nerazzurro (bergamasco, s’intende) al rossonero; anzi, di essere in grado di poter stare in pianta stabile anche in una squadra dal glorioso passato come il Milan. 

Su tutti, Andrea Conti. Per lui Atalanta-Milan non potrà mai essere una gara come le altre. Lui che, cresciuto in nerazzurro, dopo due anni e mezzo al Milan non è ancora riuscito a ritrovare i ritmi di quando giocava a Bergamo. Certo, con Pioli alla guida del Milan il 25enne biondo terzino è diventato un uomo chiave e lo sarà ancora di più domenica, vista l’assenza di Theo Hernandez. Lui che, ripresosi il posto a discapito di Calabria, arrivato a Milano con la fama di grande talento ancora deve riscattarsi. E sarà proprio questa la chiave di volta, il riscatto personale: Conti si è lasciato alle spalle infortuni e ed è pronto a voltare un’altra volta pagina. Assieme a lui, anche quel Kessie che, da quando veste il rossonero, non ha mai saltato una sfida contro la Dea, realizzando anche il gol partita al debutto da ex. L’ivoriano, che spesso è stato dato in partenza, continua a trovare spazio in campo con qualunque allenatore, ultimo quel Pioli che l’ha infine preferito a Krunic dopo un iniziale ballottaggio. Arrivato nel luglio 2017, in quattro precedenti contro l’Atalanta ha portato a casa una vittoria, due pareggi e una sconfitta. Finora, per lui, 14 presenze in 16 giornate.

E poi c’è quel Giacomo Bonaventura che Bergamo non ha mai dimenticato: «La tua maglia ha cambiato colore, ma Bergamo ti porta nel cuore»: era questo il testo dello striscione dedicatogli dalla curva bergamasca la prima volta che tornò a giocare da ex nel maggio 2015. E quel Caldara che, paradossalmente, potrebbe tornare a vestire il nerazzurro già nel mercato di gennaio. Il Milan è alla ricerca di un difensore (in pole c’è Todibo del Barcellona) e la cessione in prestito all’Atalanta potrebbe permettere a Caldara un ritorno graduale senza le pressioni che si vivono, invece, a Milano.

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