L’Inter del derby è ancora un rebus

Potrebbero esserci novità in tutti i reparti, ma i dubbi più forti sono in attacco

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

Milano, 1 marzo 2018 - La vera certezza per Luciano Spalletti è il modulo di riferimento. Niente esperimenti, non ce li si può permettere, sebbene negli ultimi tre mesi l’Inter abbia faticato abbondantemente a creare gioco e produrre risultati pur basandosi sul sistema più conosciuto. Sul 4-2-3-1 è stato costruito il primo bottino stagionale e allo stesso modo si andrà avanti anche nell’affrontare i futuri appuntamenti. Potranno cambiare gli interpreti, anzi cambieranno di certo rispetto alla partita con il Benevento. Sabato scorso tra i convocati c’erano infatti Icardi, Miranda e Borja Valero, ma tutti e tre avevano qualche problema fisico da dover affrontare. In particolare il centrale brasiliano ha saltato le ultime due partite, l’argentino le ultime quattro, lo spagnolo soltanto l’ultima ma da tempo non era supportato da una condizione convincente.

Problema che riguarda una fetta importante della squadra, interpreti chiave che hanno dato un apporto fondamentale a inizio anno. La squadra si è poi squagliata quasi nella sua completezza, fatti salvi alcuni sporadici casi. È cresciuto Cancelo, ad esempio, si è confermato Skriniar. Poco, pochissimo altro. L’esterno portoghese e il centrale slovacco ci saranno, lo stesso vale per Miranda (che pur essendo appena rientrato dovrebbe vincere il ballottaggio con Ranocchia) e per D’Ambrosio, in forte calo di forma ma senza sostituti all’altezza. Borja Valero prenderà invece il posto di Gagliardini, un fantasma rispetto a un anno fa, quando fu strappato all’Atalanta dopo sole 14 gare in Serie A, ma di grande continuità. Al suo fianco Vecino, altro elemento ben lontano dal suo miglior rendimento. I dubbi maggiori sono in attacco e su quelli sta lavorando Spalletti assieme ai collaboratori ad Appiano Gentile.

L'Inter che in campionato viaggia a una ventina di gol segnati in meno rispetto alle tre avversarie che stanno davanti in classifica recupererà il supporto di Icardi, speranzosa di poter rivedere in campo anche le versioni migliori di Candreva e Perisic. Entrambi sembrano essere fermi ai primi tre mesi di stagione, dopo i quali non sono più riusciti ad avere continuità di rendimento, se non in negativo. La lenta ascesa di Karamoh e la crescita di Rafinha, che anche nel derby non dovrebbe disputare l’intera partita, potrebbero suggerire all’allenatore di far partire dalla panchina uno dei due esterni o di accentrare proprio Candreva sulla trequarti, tenendosi il brasiliano ex Barcellona da inserire a partita in corso.

Qualunque possa essere la scelta di Spalletti, molte delle speranze passeranno attraverso la prestazione di Mauro Icardi. L’assenza forzata dai campi per un problema muscolare gli ha reso più complicata la rincorsa aiMondiali di Russia 2018, secondo quanto riportato dalle voci provenienti dall’Argentina. In più dal Sudamerica è arrivata in maniera forte la candidatura di un ventenne, LautaroMartinez, messo nel mirino proprio dall’Inter (che si è ormai assicurata il giocatore a partire dalla prossima estate) e capace a vent’anni di segnare tre gol nella gara d’esordio in Coppa Libertadores. Nel 4-2 tra Racing e Cruzeiro il giovane attaccante dell’Academia ha sfoderato tutto il repertorio, dall’astuzia in mischia al colpo di testa. Doti che spesso ha messo in mostra proprio Icardi, le cui caratteristiche non sono distanti da quelle di Martinez, ma risultano per questioni anagrafiche più consolidate nel tempo e soprattutto affilate da una competizione dura come il campionato italiano. 

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