Naviglio Martesana, padre di famiglia violenta 14enne

"Ci siamo solo scambiati delle effusioni, pensavo fosse maggiorenne", si è difeso l’uomo

Un arresto della Polizia

Un arresto della Polizia

Milano, 30 agosto 2018 - Violentata da un uomo che si è approfittato della sua condizione di fragilità. È l’incubo vissuto da una ragazzina di 14 anni di origine congolese, ieri notte, secondo quanto ricostruito dalla polizia. In lacrime ha chiesto aiuto alla sua famiglia adottiva e ha raccontato quello che le è accaduto. Con sé aveva il numero di cellulare dell’orco ed è stato semplice per le Volanti arrivare a lui: 40 anni, dello Sri Lanka, è stato arrestato per violenza sessuale.

La ragazzina è scappata martedì dalla comunità per minori in cui è ospitata (a seguito di dissapori, apprendiamo, che si erano manifestati nei rapporti con la famiglia adottiva) e ha raggiunto con i mezzi pubblici la zona di via Padova. A quel punto si è unita a una comitiva di cingalesi e si è appartata con uno di loro, di 40 anni. Non è chiaro se i due si conoscessero già prima. Sta di fatto che la quattordicenne si è fidata, è andata in sua compagnia a comprare delle pizze e delle birre e poi, sempre insieme all’uomo, ha cenato lungo il Naviglio Martesana. Ed è proprio in un parchetto a ridosso della pista ciclabile che è avvenuta la violenza, attorno all’1. A quel punto la ragazzina, sconvolta, ha cercato di raggiungere la sua famiglia adottiva e prima ancora di arrivare a casa ha incontrato il padre, che già la stava cercando allertato dalla comunità, visto che la giovane era sparita e gli operatori preoccupati lo avevano messo al corrente.

Vedendo la ragazzina in lacrime e apprendendo della violenza, il genitore ha subito chiamato la polizia. «Venite, mia figlia è stata violentata», la richiesta di aiuto. La ragazzina è stata accompagnata alla Mangiagalli. Non prima, però, di aver raccontato alla polizia ciò che aveva appena subìto e di aver fornito agli agenti il numero di cellulare dell’uomo che si era approfittato di lei. Evidentemente si era instaurato un rapporto di confidenza, al punto che i due si erano scambiati i numeri di telefono. Ed è stato grazie a quel numero consegnato agli investigatori che la polizia è risalita al violentatore in pochissimo tempo andando a bussare alla sua porta, sempre in zona via Padova. «Ci siamo solo scambiati delle effusioni, pensavo fosse maggiorenne», si è difeso l’uomo. Per lui sono subito scattate le manette per violenza sessuale.

Nel suo appartamento i poliziotti hanno trovato avanzi di pizze con la stessa confezione di quelle consumate lungo il Naviglio Martesana, evidentemente acquistate nella stessa attività commerciale. Il quarantenne aveva portato a casa, dalla moglie, una delle pizze insieme ad alcune birre, per poi uscire di nuovo. E come se nulla fosse ha gettato quella ragazzina in un incubo.

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