Valtidone nel caos, strada senza regole

Opera, impianto di illuminazione in tilt e il semaforo pedonale provvisorio non funziona: attraversare è un rischio

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di Massimiliano Saggese

La Valtidone non trova pace. L’ex statale 412 che da via Ripamonti porta nel pavese, ad ogni abbondante pioggia torna ad essere un disastro. Impianto di illuminazione ancora ko e cartellonistica nella zona dei tutor invisibile. La pioggia ha anche fatto saltare il semaforo pedonale provvisorio (da ormai oltre due anni) rendendo altamente pericoloso l’attraversamento nel tratto al confine fra Milano e Noverasco di Opera. È stato un fine settimana all’insegna del blackout lungo una delle strade più chiacchierate del sud Milano.

L’ennesima segnalazione di una incredibile serie di problemi che da venerdì assediano la provinciale nel suo tratto iniziale l’ha fatto Pino Pozzoli, consigliere comunale di opposizione (Fdi): "Non solo il semaforo spento nei pressi del cartello che indica il confine tra Milano ed Opera, ma anche l’illuminazione totalmente assente su via Noverasco e l’inizio della Val Tidone. Una problematica irrisolta da anni che ogni mese intacca una tratta differente della strada provinciale. Ma questa volta coinvolge anche il semaforo pedonale. Unico passaggio che permette ai pendolari di raggiungere la frazione di Noverasco su una strada a doppia corsia per senso di marcia. Con gli oltre 3 milioni di euro incassati negli ultimi due mesi con i tutor potrebbero pure investire dei soldi per rimettere in sicurezza la strada". I conti fatti dal consigliere comunale si riferiscono alla contravvenzioni elevate dai tutor molte delle quali sono al centro i ricorsi dovuti ad una serie di presunte irregolarità che vanno dalla mancanza di segnaletica idonea, agli svincoli presenti nel tratto dove i tutor sono stati installati e per finire alla scarsa illuminazione della segnaletica (ritenuta non conforme) che quando salta l’illuminazione spariscono alla vista dei conducenti. Per non parlare della polemica sulla comunicazione.

"Era stato annunciato che sarebbero stati accesi i tutor solo la notte dalle 22 alle 5 del mattino e invece li hanno accesi 24 ore su 24 e ad oggi non è pervenuta ancora nessuna nota in merito - aggiunge Pozzoli -. Ora attendiamo le prime udienze dei ricorsi ma resta un fatto che in quel punto a noi pare siano stati messi controlli della velocità solo per fare cassa mentre restano strade buie, buche e allagamenti ad ogni pioggia. Ma per Città Metropolitana e Comune di Opera era necessario installare un tutor per aumentare la sicurezza stradale riducendo i limiti di velocità".

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