"Vaccino Covid in massa da febbraio-marzo"

L’annuncio di Gallera, la Regione pensa anche ai drive-through. E acquista camion-frigo per portarlo da fine gennaio nelle Rsa

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La Regione sta pensando a come organizzare la vaccinazione di massa dei lombardi dal Covid19 "da febbraio-marzo, probabilmente in maniera scaglionata", ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera ieri, mentre il ministro della Salute Roberto Speranza illustrava al Parlamento il piano di vaccinazione nazionale che dovrebbe partire entro fine gennaio per i primi 260 mila lombardi che appartengono alla popolazione-target individuata dal commissario all’emergenza: operatori sanitari del pubblico e del privato accreditato e operatori e ospiti delle Rsa. Aria ha già aperto una gara per comprare o noleggiare novanta freezer da aggiungere a quelli disponibili in 11 Asst per stoccare a meno 75 gradi centigradi il vaccino Pfizer, il primo atteso in Italia con 8,7 milioni di dosi nei primi tre mesi del 2021, che attende il 29 dicembre il via libera dell’agenzia europea del farmaco Ema. Gli inglesi, che non sono più europei, ieri l’hanno approvato per primi al mondo e vogliono iniziare a somministrarlo la prossima settimana.

Il nostro Governo, ha spiegato Gallera, "ha centralizzato gli acquisti del vaccino e di quello che serve per fare in modo che sia inoculato, la cosa più corretta perché l’emergenza è nazionale". Alle strutture lombarde incaricate della somministrazione sarà chiesto di dotarsi dei materiali più basici, come la soluzione fisiologica per diluire il vaccino e le siringhe. "Ci stiamo organizzando in stretta connessione col Governo - ha proseguito Gallera -. Abbiamo individuato i 66 luoghi dove verrà stoccato il vaccino", in primis Irccs e Asst pubblici, e "la Regione sta acquistando anche dei furgoni con frigoriferi interni" perché gli ospedali possano portare nelle Rsa il vaccino Pfizer, che va iniettato entro sei ore dallo scongelamento. A quanto si apprende dalla Regione, il gruppo di lavoro creato in Direzione generale Welfare per gestire la campagna antiCovid in Lombardia sta pianificando una vaccinazione a scaglioni per il personale di ospedali ed Rsa, in modo da non bloccare le strutture. Ma sta anche studiando la somministrazione “di massa”, da avviare quando dal Governo arriveranno altre dosi: del ventaglio di opzioni fanno parte i drive-thorugh oggi utilizzati per i tamponi e un accordo, ritenuto "fondamentale", coi medici di base, dato che la campagna dovrà partire dai più fragili. E dato che i vaccini saranno presumibilmente diversi (l’Italia ha opzionato per il primo trimestre 2021 anche 1 milione 346mila dosi del siero Moderna, sul quale l’Ema, che ha in tutto quattro prodotti in valutazione rapida, deciderà il 12 gennaio), in Lombardia si progetta una gestione centralizzata di prenotazioni, anagrafe vaccinale e farmacovigilanza.

Ieri, in Lombardia, il Covid ha ucciso altre 175 persone, e 88 erano del Milanese, che ieri è tornato sopra i mille nuovi contagiati quotidiani (1.109, di cui 438 in città), con un’infornata di 36.077 tamponi in tutta la regione, dei quali 3.425 positivi (il 9,4%). I lombardi ricoverati in terapia intensiva da martedì sono diminuiti di 21 (a 855) e nei reparti di 120, a 7.222: di nuovo un saldo negativo tra le uscite e i nuovi ingressi in ospedale, che ieri erano 420.

Giulia Bonezzi

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