Unicredit, inizia l’era di Orcel Il piano fusioni

Il nuovo ad pronto "a far la differenza". Si parla di Generali, non di Mps

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Iniziata l’era Andrea Orcel a Unicredit che, salendo sulla plancia di comando del gruppo assieme al presidente Pier Carlo Padoan, vede "l’opportunità di fare la differenza". L’assemblea di bilancio degli azionisti Unicredit approva quasi tutti i punti in agenda con unanimità bulgara, fatta eccezione per le politiche di remunerazione che passano con il 54,1% dei sì.

Per il resto passano facilmente il bilancio, la cedola e il consiglio con la lista del board che raccoglie il favore del 76,3% del capitale presente.

"Sono entusiasta di essere stato nominato amministratore delegato di UniCredit - ha detto Orcel dopo il voto - e grato per la fiducia dei nostri azionisti e del Consiglio. Questa banca ha un ruolo di riferimento nel panorama creditizio ed è un’istituzione veramente paneuropea, le cui origini sono saldamente radicate in Italia, il Paese dove sono nato. Si tratta di un’opportunità che non intendo perdere, ma su cui intendo concentrarmi per il bene di tutti i nostri stakeholder". "Il mio obiettivo principale sarà quello di creare le migliori condizioni affinché la banca generi valore", ha aggiunto il neo presidente, Pier Carlo Padoan. Morgan Stanley, nell’esercitarsi su possibili combinazioni, vede una fusione tra Unicredit e Generali anche se "complessa" e con "rischi di esecuzione alti". Nessuno ha parlato di Monte dei Paschi, e così un altro appuntamento atteso è passato senza registrare novità.

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