Nella mattinata di ieri i tecnici della Città Metropolitana di Milano sono intervenuti a Mediglia, col supporto di una ditta specializzata, per bonificare le acque e le sponde della roggia Scaravaggia, un canale irriguo che scorre tra campi e cascine, dove lo scorso 25 febbraio si era verificato uno sversamento abusivo di idrocarburi. Un primo intervento era stato eseguito subito dopo il fatto, col posizionamento di materiale assorbente; ieri si è rafforzata e perfezionata l’azione di pulizia, per l’eliminazione degli ultimi residui e un completo ripristino dell’habitat del canale. "Si è proceduto ad un lavaggio delle rive con acqua ad alta pressione, per consentire un’ulteriore e, si presume, ultima bonifica della roggia, nella speranza che si risolva così quella che per il territorio è stata una triste pagina ecologica": è quanto ha affermato in mattinata Francesco Boerchi, assessore di Mediglia con delega all’Ecologia, che ha seguito le operazioni lungo le sponde. Presente anche la polizia locale. I lavori sono stati coordinati da Giovanni Tinaro, responsabile del servizio acque reflue di Città Metropolitana. Al momento, le indagini per cercare di risalire agli autori dell’inquinamento non hanno dato risultati.
Una vicenda dai contorni ancora poco chiari è anche quella avvenuta lo scorso gennaio a Paullo, quando nelle acque della Muzzetta si è verificata un’importante morìa di pesci. I primi ad accorgersi dell’anomalia sono stati alcuni pescatori. Un fatto analogo, con centinaia di pesci senza vita, è accaduto ai primi di febbraio a Locate Triulzi, nel canale Roggione. Fra le ipotesi c’è quella che nell’alveo possa essere finita dell’acqua di fogna.
Alessandra Zanardi