La Curia insiste: corsi ai sacerdoti, devono sapere usare i social

Alla prima lezione saranno in 500 e in cattedra salirà anche Enrico Mentana

Mario Delpini

Mario Delpini

Milano, 17 marzo 2018 - Alla prima lezione saranno in 500 e in cattedra salirà anche Enrico Mentana. Debutterà questa mattina all’università Cattolica di Milano un nuovo corso sui social network dedicato a parroci e parrocchie. Alla regia c’è la Diocesi di Milano che dopo essersi affacciata al nuovo millennio, il primo gennaio del 2000 in punto, con la prima pagina Facebook, cura quotidianamente attraverso la sua società Itl, anche Twitter e il canale Youtube. Messa in diretta la domenica «per diffondere nell’etere anche il rito ambrosiano», ogni giorno video-pagina del Vangelo. Si punta sulla formazione e sulla creazione - in ciascuna delle 1.104 parrocchie - della figura del «responsabile parrocchiale della comunicazione» col suo staff.

Prima dell’estate prenderanno il via anche i primi corsi specifici solo per i preti: come si parla in pubblico, come si parla con la stampa, come gestire profili social, ma anche come gestire crisi nella comunicazione. Perché, è un dato di fatto, «La parrocchia comunica (anche) con i social media». Al corso di formazione che partirà oggi, curato dall’ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi in collaborazione con l’università, si sono iscritti in 160: oltre ai laici, delegati dai sacerdoti, parteciperanno in prima persona anche alcuni parroci. Prima lezione: «Ascoltare (con) i social media: testa, cuore o pancia?». Ci sarà Mentana, ci sarà monsignor Paolo Martinelli, vescovo ausiliare di Milano, e l’esperto di big data Alessandro Chessa. Tra i professori del corso anche l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, che il 5 maggio interverrà su «Social media e video: l’impatto sulle nuove generazioni e l’educazione a una corretta fruizione».

 

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