Quest’autunno, con ogni probabilità i lombardi potranno tornare a farsi iniettare il vaccino antinfluenzale dal farmacista. Come mai avvenuto prima dell’anno scorso (in farmacia chi non rientrava nelle fasce per le quali è gratuito si limitava ad acquistare il farmaco da farsi iniettare dal medico di base), ed è uno dei servizi allargati all’ultimo miglio del farmacista dall’urgenza della pandemia, come i test del coronavirus e i vaccini antiCovid: tutti oggetto di un nuovo protocollo d’intesa che dovrà esser sottoscritto da ministero della Salute, Regioni, Federfarma e Assofarm per consolidare il cambiamento.
"Stiamo lavorando in Conferenza Stato-Regioni per consentire alle farmacie di somministrare il vaccino antinfluenzale anche alle categorie a rischio per le quali la vaccinazione è offerta gratuitamente (l’anno scorso i farmacisti potevano fare l’antinfluenzale solo a pagamento, ndr) – spiega la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Letizia Moratti –. Consapevoli dell’efficacia di prevenzione della vaccinazione, intendiamo ampliare le sedi dove i cittadini potranno ricevere il vaccino per raggiungere e proteggere sempre più persone. Così come l’anno scorso (in quel caso nei centri vaccinali, ndr), il vaccino antinfluenzale verrà offerto insieme con l’anti Covid". L’anno scorso un milione e 800 mila persone si sono vaccinate contro l’influenza in Lombardia, in gran parte appartenenti alle categorie che hanno diritto gratis e cioè over 60 (1,3 milioni, il 73% dei vaccinati), bambini da 6 mesi a 6 anni ma anche più grandi ai quali l’antiflu spray negli ultimi due inverni è stato offerto dopo gli aventi diritto (oltre 140 mila, l’8%), persone a rischio per altre patologie (oltre 125mila vaccinati, il 7%) e assistenti sanitari (oltre 75 mila), i più “reattivi” tra i lavoratori che hanno il vaccino gratis. Moratti sottolinea anche le oltre novemila donne in gravidanza (anche per loro l’antiflu è offerto, fino a sei settimane dopo il parto), con una copertura del 9,4%.
E che nei due inverni pandemici a cominciare dal 2020-2021, affrontato senza un vaccino contro il coronavirus, l’adesione dei lombardi all’antinfluenzale è aumentata sensibilmente rispetto agli anni precedenti: + 68% l’anno scorso a confronto con la stagione 2013-2014. Per quest’autunno, la Lombardia ha acquistato "con una gara regionale in collaborazione con Aria 2,7 milioni di vaccini" contro l’influenza. Giulia Bonezzi
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