Milano corre, ma non è per tutti "Lavoratori onesti in difficoltà"

Il messaggio di Delpini ai politici nel capoluogo che in questi giorni si scopre centro del mondo "Chi ha responsabilità deve guardare lontano, non a popolarità e vantaggi personali meschini"

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di Simona Ballatore

"Chi ha responsabilità deve guardare lontano. La popolarità o l’interesse, il prestigio o il vantaggio personale sono guadagni troppo meschini e troppo improbabili per motivare un impegno quotidiano spesso logorante e poco confortato da risultati". È il messaggio dell’arcivescovo Mario Delpini ai politici in una Milano "che corre veloce", ma che rischia di diventare esclusiva nella corsa all’eccellenza. Perché "la città che riqualifica quartieri e palazzi" è anche quella che "demolisce le case popolari e costruisce appartamenti a prezzi inaccessibili" per studenti, lavoratori e anziani. Un appello è lanciato anche alla Milano produttiva: affronta il tema della qualità della vita, che rischia di soccombere "all’organizzazione del lavoro che controlla la produttività e ignora gli orari della famiglia" e, ancora, "che prepara strumenti per valutare la sostenibilità ambientale e ritiene secondaria la sostenibilità sociale". "Come potranno vivere quegli onesti lavoratori che si ritrovano a fine mese una paga che non copre le spese che la vita urbana impone loro?", chiede dal pulpito della Basilica di Sant’Ambrogio a una Milano che "si rivela, come del resto noi siamo persuasi, centro del mondo", dirà poi alla fine, ricordando l’arrivo "delle massime autorità dello Stato e dell’Europa": il sindaco Giuseppe sala è corso via alla fine del discorso per accoglierle e manca il governatore Attilio Fontana tra le panche. A rappresentare la Regione l’assessore allo Sviluppo Città Metropolitana e Giovani Stefano Bolognini. "L’arcivescovo ci chiede di essere inquieti - il commento di Pierfrancesco Majorino, candidato presidente di Regione Lombardia per il centrosinistra -. È un dato di fatto che questo sia un periodo caratterizzato da difficoltà e preoccupazioni per tante famiglie milanesi e lombarde. Mi ha colpito la continua domanda che monsignor Delpini ha rivolto a tutti i partecipanti. ‘E gli altri’?".

"È l’unica, vera questione che deve essere sempre presente nella mente di chi è chiamato ad amministrare - aggiunge -. Delpini ha colto in pieno questo aspetto. Oggi però questo sguardo verso ‘gli altri’ spesso non è all’altezza. Lo vediamo con le chiusure e certi muri, anche in mare, che dominano certa politica. Il realismo della speranza cui ci invita l’arcivescovo deve vedere trionfare la solidarietà rispetto all’egoismo". "In questo tempo di straordinarie difficoltà - sottolinea il presidente della Camera di Commercio e di Confcommercio Carlo Sangalli - il Discorso alla Città dell’arcivescovo Delpini è un invito forte a superare la dimensione del pessimismo fine a sé stesso per cercare soluzioni col realismo della speranza".

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