Processo Maroni, il governatore rinuncia all'interrogatorio

A darne notizia è stato il suo difensore, Domenico Aiello

Roberto Maroni

Roberto Maroni

Milano, 30 novembre 2017 -  Roberto Maroni ha rinunciato definitivamente a farsi interrogare nel processo milanese in cui e' accusato di pressioni illecite per far ottenere un contratto di lavoro e un viaggio a Tokyo a due sue ex collaboratrici, Mara Carluccio e Maria Grazia Paturzo. Lo ha anticipato il suo difensore, Domenico Aiello, confermando che oggi e' saltato l'interrogatorio del Governatore, che era fissato per le 14. Il legale ha motivato la scelta con "l'esaustivo esame in aula" reso tre settimane fa da Giacomo Ciriello, capo della sua segreteria politica "che ha chiarito le circostanze oggetto d'accusa anche nei confronti di Maroni, eliminando ogni possibile rilievo alle sue condotte ed ai suoi comportamenti".

Nella scelta ha pesato anche "l'esito dell'appello 'Expo'" con l'assoluzione dell'ex dg Cristian Malangone, "e non ultimi i molteplici impegni romani del Presidente Maroni in questo periodo, i quali difficilmente si conciliano con il calendario di udienza". A chiedere l'interrogatorio del presidente della Lombardia era stato il pm Eugenio Fusco. Era stato fissato per il 9 novembre ma era slittato a oggi per impegni istituzionali. 

Fonte Agi

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