Garbagnate cerca medici: 47 sono a casa malati

L'Asst Rhodense è al lavoro per reclutare dottori e infermieri in un momento di massima emergenza

coronavirus, ospedali sono quasi al collasso

coronavirus, ospedali sono quasi al collasso

Garbagnate (Milano), 13 novembre 2020 - Due avvisi pubblici aperti per la ricerca di medici specialisti in anestesia, rianimazione e medici specializzandi. Reclutamento di personale sanitario tramite le cooperative e un appello scherzoso (ma non troppo), "venite a lavorare all’Asst Rhodense". La riorganizzazione dell’ospedale di Garbagnate Milanese per rispondere alla nuova emergenza sanitaria da Coronavirus e l’aumento dei pazienti per la rapida diffusione del virus, stanno mettendo a dura prova anche gli ospedali dell’Asst Rhodense. Qui, come nel resto della Lombardia, la situazione è drammatica, tra pronto soccorso e reparti Covid sono 350 i malati Covid ricoverati. E così al fronte sanitario se ne aggiunge un secondo, quello per reclutare medici e infermieri, "non stiamo tralasciando niente, stiamo battendo tutte le strade, quello che ci interessa è avere la manodopera per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid senza lasciare indietro tutti gli altri pazienti", dichiara Marco Ricci, direttore amministrativo dell’Asst Rhodense. Un recruitment non facile per un’azienda ospedaliera con tre presidi, Garbagnate Milanese, Rho, Passirana e il Pot di Bollate. Sulla carta ci sono 2.200 dipendenti tra infermieri e operatori socio sanitari, 540 medici, oltre ai dirigenti, ai tecnici riabilitazione, amministrativi.

Nei fatti in questi giorni ci sono 180 infermieri assenti a vario titolo, tra positivi al virus, quarantene obbligatorie, aspettativa e altre malattie e 47 medici assenti perchè contagiati o ammalati. Tutti gli infermieri e medici che nel 2019 sono andati in pensione o comunque hanno cessato il rapporto di lavoro con l’Asst Rhodense sono stati sostituiti. Ma la pandemia ha richiesto ulteriori sforzi e assunzioni. "Alcune settimane fa abbiamo aperto due bandi sulla falsariga di quelli della Regione, cioè si tratta di bandi sempre aperti, che non hanno una scadenza e quindi in qualcuno momento chi ha i requisiti richiesti si può candidare. Per il momento hanno risposto dieci medici, tra i quali anche alcuni specializzandi che sono entrati in servizio nei reparti Covid - spiega Ricci - sono invece molto difficile da reperire anestesisti, medici per il pronto soccorso e per la pneumologia. Questo è un problema che abbiamo sempre, noi e tutte le aziende ospedaliere pubbliche. Gli anestesisti sono pochi, molto ricercati anche dal settore privato che da un punto di vista economico riesce ad essere più competitivo".

Spesso le cooperative rappresentano l’unica valvola di sfogo per reclutare personale e anche in questo caso, a volte, un’unica cooperativa non riesce a fornire tutte le figure professionali richieste. Una corsa contro il tempo: in poche settimane sono stati assunti due medici per le vaccinazioni antinfluenzali, cinque per il pronto soccorso dove in media arrivano il triplo dei pazienti, 60 anziché 20-25, altri 14 Oss sono entrati in servizio nei reparti Covid, infine 20 addetti per il controllo degli accessi a ospedali e poliambulatori, sono stati reclutati da un’agenzia.  

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