Galleria Vittorio Emanuele, gara salva-Feltrinelli

L'assessore Tasca: "Si al bando per lo spazio ma sarà limitato solo alle librerie"

La Feltrinelli in Galleria (NewPress)

La Feltrinelli in Galleria (NewPress)

Milano, 5 maggio 2018 - Bando di gara salva-Feltrinelli in Galleria Vittorio Emanuele. Dopo la recente decisione del Tar che ha bocciato la richiesta della libreria di avere un rinnovo automatico della locazione nel Salotto dei milanesi e ha confermato la linea del Comune sul via libera alle gare pubbliche, emergono nuovi particolari sul futuro dello spazio sotterraneo con vetrina al pian terreno dell’Ottagono, proprio nel cuore della Galleria. La Feltrinelli occupa quello spazio da molti anni ma solo dal 2014 ha sostituito l’insegna del Ricordi Media Store con la propria. Il contratto di locazione tra Comune e la casa editrice scade il prossimo 16 giugno. Niente rinnovo automatico alla Feltrinelli. Attenzione, però. L’assessore al Demanio Roberto Tasca, ieri pomeriggio a margine della commissione Urbanistica-Bilancio, anticipa che «il bando di gara per lo spazio attualmente occupato dalla Feltrinelli sarà limitato solo alle librerie».

Come dire: sì al bando, ma la gara non sarà aperta a tutti, tanto meno a quei marchi di alta moda sempre disposti a sborsare milioni di euro in più della base d’asta pur di accaparrarsi uno spazio nel Salotto dei milanesi. «La stessa sentenza del Tar ci consente questa soluzione», sottolinea Tasca. Sì, perché nella decisione dei giudici amministrativi di primo grado vengono esplicitamente citate le linee di indirizzo varate dalla Giunta nel 2012 per «la salvaguardia delle librerie in Galleria», ma il Tar aggiunge che questa legittima salvaguardia delle librerie «non implica di per sé il rinnovo della convenzione con il concessionario uscente». In altre parole, sì alla difesa delle librerie nel Salotto, ma con bandi che le mettano in concorrenza tra di loro, senza nessuna corsia preferenziale (leggi: rinnovo automatico o diritto di prelazione) per l’azienda già sotto contratto, in questo caso la Feltrinelli. La casa editrice rischia comunque di perdere lo spazio nel Salotto? In teoria sì, ma la gara, in questo modo, è più più abbordabile. Anche perché la Rizzoli ha già uno spazio in Galleria e la Mondadori ha un Megastore sotto i portici di Piazza Duomo.

Tasca ieri ha parlato anche dello spazio di Prada in Galleria, il cui contratto scade nel dicembre 2018. L’assessore fa capire che non è escluso un rinnovo automatico del contratto o un diritto di prelazione per la griffe di alta moda. Sì, perché Prada è «un marchio milanese» e contribuisce a creare «l’identità storica del Salotto». Un criterio, quello dell’identità storica e del riconoscimento internazionale dei marchi, che Tasca intende tenere in considerazione anche per le prossime scadenze dei contratti. I locali che hanno 50 anni di vita in Galleria – requisito per ottenere il riconoscimento di «bottega storica» – ma non hanno un marchio riconosciuto nel mondo sono avvisati. Per loro Tasca pensa alle gare più che ai rinnovi automatici.

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